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Bon ton e consigli per addobbare  tavola in estate

La convivialità e la condivisione del cibo fanno parte della ritualità delle vacanze all’italiana e il decoro dell’apparecchiare è uno degli aspetti più divertenti e creativi. Ecco alcune scelte per quest’estate.


L'estate è vacanza, è tempo sospeso e ritrovato, è un dolce far nulla in cui dedicarsi alle proprie passioni e alla condivisione rilassata di attimi della giornata che si dilatano, come lo stare a tavola con amici e familiari. Il tempo di pranzi e cene non è più scandito dall’orologio e dagli impegni quotidiani, diventando spesso un appuntamemnto prolungata che inizia con la scelta di come allestire il tavolo. «La mise en place è probabilmente il momento più divertente di quando si invita a casa: è un piccolo progetto creativo che può contribuire in maniera significativa alla gioia della convivialità», racconta l’architetto e interior designer Clara Bona. Date per assodate le regole del bon ton, durante l’estate la tavola deve rispecchiare lo spirito della stagione in cui spontaneità, spensieratezza e voglia di vivere sono protagonisti. «Possiamo permetterci di lasciare da parte la formalità per dare libero sfogo alla fantasia giocando con tovaglie e tovagliette, piatti, bicchieri, posate e, soprattutto, con elementi inaspettati, che possono essere vecchie cartoline e fotografie d’epoca da distribuire fra i commensali per stupire e coinvolgere gli ospiti nelle chiacchiere. Il consiglio è di recuperare questi dettagli in casa, fra i propri oggetti del cuore».

Lo stesso vale per le stoviglie, mescolando servizi diversi si mette in scena un racconto personalissimo, fatto di memorie: i piatti di famiglia dialogano con elementi di design o contemporanei, ma anche con oggetti e manufatti acquistati in viaggio. «Prendendo in prestito dalla moda il concetto del mix & match, i servizi incompleti acquistano un nuovo significato, oltre ad avere un valore affettivo che spesso si li accompagna». Quindi spazio alla fantasia e alla creatività: la tavola, in particolare quella della stagione calda, diventa uno specchio della personalità, un momento per condividere emozioni e storie. Anche se, come sottolineato, non esistono rigide regole, bisogna però fare i conti con il contesto in cui si invita. In giardino, per esempio, ci si può permettere di utilizzare stoviglie in materiali sintetici, basta che siano di grande qualità, perché oltre alla praticità rimandano all’allegria delle atmosfere di un picnic. «Le piacevoli sensazioni che si vivono in una déjeuner sur l’herbe si possono ricreare sul tavolo da pranzo giocando con la spontaneità degli elementi naturali, inserendo vasetti di piante aromatiche o bottigliette recuperate nel tempo da utilizzare come vasi monofiore. La semplicità meravigliosa che ci offre la natura ispira inoltre la creazione di segnaposto originali: un’idea è quella di scrivere con un pennarello indelebile frasi personalizzate sulle foglie d’alloro».

Anche il menù arreda, portando in tavola i colori vibranti degli ingredienti dell’orto. «Il consiglio è di proporre contemporaneamente più portate da presentare in ciotole e ciotoline diverse fra di loro, che distribuendole sulla tavola contribuiscono alla ricchezza visiva dell’allestimento». Conclude Clara Bona: «La stessa logica riguarda le candele: disseminandole con generosità si costruiscono atmosfere magiche». Buon appetito e, soprattutto, buona rilassata convivialità.







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