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Cesena-Padova, altri sette Daspo: puniti gli autisti dei minivan degli ultras padovani

La Digos della Questura di Padova sta dando esecuzione da stamane, 20 agosto, ad ulteriori 7 provvedimenti di Daspo disposti del Questore di Forlì-Cesena nei confronti di altrettanti ultras patavini coinvolti negli scontri fra tifoserie avvenuti il 4 agosto in occasione della gara di Coppa Italia di serie C Cesena-Padova.

I provvedimenti si aggiungono ai 34 Daspo (per un totale di 41) già emessi per le stesse ragioni sempre nei riguardi di tifosi patavini, appartenenti ai gruppi “Educazione Padovana” e “Upd”.

Le ultime persone raggiunte dalle misure interdittive sono gli autisti dei sette minivan utilizzati dai padovani per effettuare la violenta spedizione contro i sostenitori cesenati.

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Come ricostruito nell’ambito degli approfondimenti investigativi, infatti, fin dal pomeriggio del 4 agosto un veicolo aveva effettuato un sopralluogo nell’area dello stadio, studiando i percorsi per raggiungere la zona tramite strade secondarie ed eludere così il controllo delle forze di polizia. Poi si era riunito con gli altri 6 minivan al casello di Forlì e, insieme, erano ripartiti alla volta di Cesena, parcheggiando a circa 300 metri dallo stadio.

I nuovi provvedimenti vanno a colpire proprio i sette autisti dei minivan, tutti residenti nel Padovano, che, dopo aver accompagnato gli ultras responsabili dell’incursione violenta, li avevano attesi nel luogo individuato preventivamente per il parcheggio pronti a ripartire per guadagnare la fuga dopo l’azione.

Nei provvedimenti il Questore ha evidenziato che i sette autisti, pur non avendo partecipato attivamente agli episodi di violenza, hanno avuto un ruolo ugualmente importante nell’ambito dell’azione complessiva del gruppo, avendo fornito l’indispensabile supporto logistico per la buona riuscita dell’azione, con una condotta che ha «agevolato gli altri tifosi alla partecipazione attiva ai disordini, dapprima facendoli giungere in prossimità dello stadio sottraendosi ai controlli preventivi, poi attendendoli a breve distanza dal luogo degli scontri per garantire loro la fuga e quindi l’impunità».

Anche in questo caso i provvedimenti sono stati calibrati in base alla condotta e ai precedenti dei tifosi: per cinque di loro, di età compresa tra 20 e 51 anni, il divieto di accesso allo stadio avrà durata di 1 anno.

Peggio è andata al 35enne autista del minivan che svolse il “sopralluogo preventivo”, ritenuta condotta di maggior disvalore: per lui l’inibizione alle manifestazioni sportive durerà due anni.

L’ultimo, infine, un tifoso di 56 anni, proprio in considerazione dell’evidenza che già in passato era stato colpito da Daspo, dovrà assentarsi dagli spalti per 5 anni, periodo durante il quale sarà sottoposto anche all’obbligo di firma in occasione delle partite del Padova.

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I primi 34 daspo per i responsabili degli incidenti (per complessivi 172 anni di divieto) erano stati notificati nella giornata di giovedì 8 agosto

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