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Fico disoccupato va all’assalto di Conte: stop al limite dei due mandati per i Cinquestelle

Roberto Fico, presidente della Camera dei deputati dal 2018 al 2022, va all’assalto di Giuseppe Conte e del limite dei due mandati che vige ancora nei Cinquestelle. Lo fa alla vigilia della costituente dei pentastellati che potrebbe eliminare il vincolo e che dovrà affrontare, tra le altre cose, lo scontro in atto tra la leadership del movimento e il suo storico fondatore, Beppe Grillo.

La strategia di Fico

L’ex presidente di Montecitorio, come riporta Il Giornale, è da sempre l’anima di sinistra più avanzata del movimento, quello che vuole un’alleanza organica con il Pd e con Avs ma è anche rimasto sostanzialmente senza lavoro dopo i due mandati(2013-2022). Fico, secondo il quotidiano, “si è messo a capo di una fronda liquida, dai contorni ancora incerti, ma che punta con decisione ad abbattere il totem dei due mandati. Ciò gli consentirebbe di porre fine alla sua dorata disoccupazione per puntare a nuova poltrona”.

Diversi i parlamentari al suo fianco. Si tratta di deputati e senatori favorevoli al posizionamento nel campo progressista, decisi a farla finita con l’ultimo residuato dell’epopea delle origini. Tra i campani, i più vicini a Fico, ci sono i deputati Dario Carotenuto e Gilda Sportiello.

La fronda contro Giuseppe Conte

Non è passata inosservata, ai vertici del M5s, la lettera aperta pubblicata venerdì sul suo Blog ospitato dal sito del Fatto Quotidiano dall’ex deputato Luigi Gallo, considerato uno degli uomini più vicini a Fico. L’ex parlamentare non nomina i due mandati, ma mette nero su bianco tre proposte per modificare le regole dell’Assemblea Costituente: non far partecipare i parlamentari che non si tagliano più lo stipendio, non far votare i cambiamenti allo Statuto con una votazione unica da parte degli iscritti e non ricorrere al sorteggio di 300 attivisti per la discussione delle proposte che saranno elaborate nella prima fase dell’Assemblea.

Nasce la corrente Fico nei 5S?

Sempre secondo Il Giornale, “l’ex presidente del Consiglio (giallorosso e gialloverde) Giuseppe Conte rischia la creazione di una ‘corrente’ con il suo centro proprio in Campania, la regione dove il M5s conserva ancora un importante patrimonio di consenso”. L’insoddisfazione dell’ex presidente della Camera Roberto Fico è alimentata dalla possibile fine del sogno di diventare sindaco di Napoli o governatore, dato che Gaetano Manfredi, che alle scorse Comunali è stato sostenuto pure dallo stesso Movimento 5 Stelle, viaggia verso un secondo mandato al Comune e Vincenzo De Luca potrebbe strappare il terzo mandato alla Regione. Urge trovare una collocazione a Fico.

 

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