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Nuovo biodigestore a Stradella, il Comune informato con una mail

STRADELLA. Con una mail, inviata per conoscenza dalla Provincia, alla vigilia di Ferragosto, il Comune è venuto a conoscenza del progetto di insediamento di un biodigestore lungo la Sp 200, al confine tra Stradella e Portalbera, ma in Comune di Stradella.

In attesa degli approfondimenti richiesti ai tecnici, la giunta ha già preso in esame la documentazione, esprimendo un parere di «netta contrarietà» sia nel metodo («Il Comune era completamente all’oscuro e non accetta questo modo di procedere» sottolinea il sindaco Gianpiero Bellinzona) che, soprattutto, per quanto riguarda il tema della viabilità.

«Si parla di un insediamento enorme, esteso per circa 50mila metri quadrati, ovvero oltre cinque campi da calcio – spiega il primo cittadino -. Leggendo le carte, la ditta proponente parla della lavorazione di 54.500 tonnellate annue di materiale che alimenta l’impianto, per la produzione di 4 milioni di metri cubi di biogas. Ciò significa oltre 7mila mezzi pesanti all’anno (20 al giorno) in entrata e in uscita dall’impianto. Ma i numeri non sono chiari, visto che, in un altro punto della documentazione, si parla di 105mila tonnellate annue lavorate e questo porterebbe ad oltre 40 i mezzi al giorno in transito».

Il Comune è fortemente preoccupato per la viabilità: per la posizione dell’impianto, infatti, i mezzi pesanti, non potendosi dirigere verso Portalbera, per il divieto di transito in centro e le limitazioni sui ponti del Po, sono costretti a dirigersi verso Stradella, con il rischio di incolonnamenti lungo la via Po, in corrispondenza del passaggio a livello e all’incrocio con la SS 10, uno snodo già molto trafficato.

«Questo insediamento creerebbe un grave problema di sicurezza in un ambito territoriale di percorrenza nord-sud già complicato per la mancanza della gronda e le limitazioni sul cavalcavia della Badia, oltre ad un tratto stradale in centro abitato che già soffre nei nodi di intersezione con la ferrovia e la statale – aggiunge Bellinzona -. Con buona pace dei residenti di via Po che si troverebbero i mezzi a transitare sotto le loro finestre. Tra l’altro, il progetto prevede la realizzazione di una rotatoria sulla provinciale e una strada di accesso, non previsti dal Pgt».

Oliviero Maggi

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