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Erba altissima davanti alle case olivettiane, per Fresc serve un’intesa con i privati

IVREA

Nonostante il gran caldo che agosto si porta dietro, una nuova polemica ha infiammato i social eporediesi.

Negli scorsi giorni, diversi cittadini hanno sottolineato lo stato di incuria nel quale volgono da tempo i prati situati in via Jervis, di fronte ai Nuovi uffici Olivetti. Una zona, almeno sulla carta, riconosciuta come patrimonio Unesco, ma nella quale le erbacce alte ormai più di una persona hanno lentamente invaso ogni angolo.

Prati che insistono davanti a edifici olivettiani che, come se non bastasse, nei dossier di preparazione della candidatura Unesco vengono indicati come parte della core zone, il cuore di Ivrea città industriale del ventesimo secolo.

Una situazione di incuria che ha prevedibilmente messo in agitazione diversi cittadini, che ora chiedono all’amministrazione di intervenire. «L’unica proprietà comunale è l’asilo Adriano Olivetti – spiega l’assessore alle manutenzioni Massimo Fresc –. Qui riusciamo a garantire tagli regolari del parco esterno. Già l’anno scorso abbiamo infittito gli interventi, l’ultimo taglio della ditta incaricata è datato 14 agosto. Molto più complesso ottenere interventi sulle altre aree verdi, che sono tutte di proprietà private».

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La soluzione insomma non sarebbe così semplice, ed elemento imprescindibile sarebbe il coinvolgimento dei proprietari delle varie aree, ma nella giornata di martedì 20 agosto i prati a ridosso dei Nuovi uffici sono già stati risistemati, e nel corso della settimana lo stesso trattamento dovrebbe essere riservato a quelli dall’altra parte della strada, di fronte alle case. «Abbiamo un’interlocuzione puntuale con i privati, ma i tempi e il numero dei tagli dipendono in parte da loro – continua Fresc –. Già prima di Ferragosto abbiamo sollecitato e diverse risposte positive sono arrivate. I grandi prati a ridosso di via Jervis dovrebbero essere sistemati in questa settimana. Anche l’ordine e la manutenzione nelle strutture esterne di quelli che furono i servizi sociali Olivetti sono carenti, poiché sono spazi di diversi privati e non è facile ottenere interventi. In ogni caso per migliorare le interlocuzioni e i risultati andremo a fissare alcuni incontri».

Nonostante le difficoltà riconosciute, delle possibili soluzioni alla frammentazione delle proprietà sarebbero quindi già in cantiere: «La nostra amministrazione vuole arrivare a definire degli accordi scritti con i molti soggetti implicati, al fine di pianificare interventi programmati che permettano in queste aree anche interventi pubblici – spiega l’assessore –. I nostri addetti stanno agendo e agiranno nei prossimi giorni sulle limitate zone di nostra competenza. È necessario migliorare la manutenzione e la pulizia nell’area Unesco, considerata l’importanza del sito».

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