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Degrado all’ex Vallesusa a Rivarolo tra abbandono, rifiuti e sterpaglie

RIVAROLO CANAVESE

Sono ormai lontani i tempi in cui il cotonificio Vallesusa era una potenza imprenditoriale con base anche in Canavese. Ora all’ex edificio industriale, proprietà tuttora privata ma anche biglietto da visita di Rivarolo all’ingresso nord della città, regnano degrado, abbandono, materiali stoccati e strutture fatiscenti. Ogni amministrazione comunale che si è insediata a Palazzo Lomellini ha cercato di dare un nuovo volto a questa parte della città e a chiederlo sono i cittadini, soprattutto quelli che lì di fronte hanno aperto un’attività, ma finora nulla si è mosso.

A raccontare i disagi di questa parte di Rivarolo sono gli esercenti della zona. «Quest’area è degradata, è rimasta la sola della città, perché alla Salp qualcosa si muove, in queste condizioni e purtroppo sembra che manchi la volontà di intervenire - raccontano i titolari di Misy Bistrò, che qui hanno scelto di investire sperando in una riqualificazione dell’area -. Anche i clienti, che si lamentano pure della scarsa illuminazione serale, si trovano spesso a commentare la situazione che, se possibile, dopo l’ultimo incendio che aveva danneggiato una parte del tetto, è ulteriormente peggiorata. Da allora sono state chiuse le porte, altrimenti prima l’accesso era libero e spesso vi entravano gruppi di ragazzini per farsi foto e selfie. Negli anni non sono mancati i solleciti da parte nostra e speriamo che qualcosa cambi presto, dato che non è accaduto dopo questi fatti. Siamo venuti qui perché in centro città gli affitti dei locali sono tutt’altro che abbordabili, si arriva anche a tremila euro al mese, come in centro a Torino. Qui abbiamo trovato buone condizioni, anche nell’ottica che la zona venisse riqualificata. Se così fosse, ne gioverebbe tutta Rivarolo».

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Commenta allo stesso modo il gestore di Bomber Comics: «Tutto è fermo, credevamo che dopo la chiusura dell’edificio sarebbero cominciate le operazioni di smaltimento, ma così non è stato. Sono qui da una decina di anni e nulla è cambiato. I clienti notano lo stato della zona e si lamentano anche delle buche in strada, che ultimamente sono però segnalate da cartelli. Inoltre, per ovviare al problema dell’illuminazione e del buio, in particolare in inverno, noi negozianti ci siamo organizzati con faretti a tempo e altre attrezzature».

Il Comune è pronto sul tema e a rispondere è la vicesindaca Marina Vittone, che ha sempre avuto a cuore la questione: «Il discorso sullo stato del Vallesusa è noto, ossia quello di area privata con strada ad uso pubblico. Negli anni non sono mancati gli interventi del Comune per mettere in sicurezza la strada e gli aspetti che ne avevano bisogno, dalla manutenzione alla segnaletica, a più riprese proprio su segnalazione mia e di Sandra Ponchia. È nostra priorità intavolare un dialogo con le proprietà per arrivare a un accordo, puntando alla dismissione della strada a fronte di un interesse pubblico, che in effetti c’è dato che il tratto che costeggia il Vallesusa fa da raccordo tra corso Indipendenza e via Montenero. A quel punto si lavorerebbe sull’asfaltatura, la segnaletica verticale e l’illuminazione per poi investire ulteriormente sulla zona. Siamo al lavoro anche per capire perché il dialogo si era interrotto e non aveva portato a risultati e, nel frattempo, interverremo sulla manutenzione. Ci siamo insediati da poco, ma intervenire in questa parte di Rivarolo è una nostra priorità».

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