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Scoppia un incendio nella mansarda: evacuate tre famiglie a Longarone

Evacuata una decina di persone, si tratta di tre delle cinque famiglie che vi abitano: una si è ritrovata la casa distrutta da fumo e fiamme sul tetto; altre due sono state interessate lievemente dall’incendio che ha colpito specialmente la copertura dei loro appartamenti, dove è entrata l’acqua delle spegnimento.

Fuori casa, dunque, almeno sette persone per una notte. Un altro nucleo famigliare dovrà attendere il ripristino dell’abitazione. Tutti gli occupanti dei tre blocchi coinvolti in vario modo dall’incendio sono assistiti dai parenti. Danni ingenti specialmente nella abitazione al centro dalla quale è partito il rogo. Le cause lasciano pensare a un corto circuito, magari causato da qualche apparecchio elettronico che non ha fatto scattare il salvavita.

L’allarme che ha mobilitato i vigili del fuoco di Belluno e di Pieve di Cadore è scattato attorno alle 9,30 nella parte centrale del complesso a schiera di tre abitazioni. Il fumo visibile dalla statale di Alemagna ha richiamato l’attenzione di qualsiasi automobilista si trovasse a passare a quell’ora. Il complesso residenziale, appena sopra il municipio di Longarone, ha riportato molti danni, specie nella villetta interessata dal fuoco, nel mezzo della struttura.

All’ora dell’allarme in casa c’era il figlio dell’architetto Vittore Zannol, superstite del Vajont, che si è precipitato a casa con la moglie Marisa Tomasella. Il giovane in casa aveva iniziato a sentire puzza di bruciato e a vedere fumo provenire dalla zona notte, situata su un piano mansardato della villetta. Quindi ha dato l’allarme.

Le fiamme sono divampate comunque al secondo piano dell’unità abitativa e si sono subito estese al tetto che è in legno: la copertura è unica, dunque è stata interessata anche la parte che ricopre la casa affiancata.

Le squadre dei vigili del fuoco accorse da Belluno e in successione dai distaccamenti volontari di Longarone, Alpago, Pieve e Calalzo con tre autopompe, tre autobotti, l’autoscala, altri mezzi e 23 operatori coordinati dal funzionario di guardia, hanno iniziato le operazioni di spegnimento. Le squadre sono riuscite a spegnere le fiamme, evitando il coinvolgimento delle altre due abitazioni. I danni da incendio hanno interessato il secondo piano e il tetto dell’abitazione mediana, danni d’acqua ai piani inferiori della casa.

Tra i residenti delle villette schiera si è subito diffusa la notizia e chi non era in casa si è precipitato per verificare la situazione. I vigili del fuoco hanno circondato l’edificio con un cordone di sicurezza, mentre l’autoscala consentiva alle squadre di procedere allo spegnimento dall’alto, con l’ausilio di bombole d’aria, autorespiratori: il tetto è stato tagliato con le motoseghe per favorire l’intervento.

Le operazioni sono andate avanti per tutto il giorno e, domato il rogo, i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’abitazione, costruendo anche una copertura provvisoria in luogo di quella bruciata. In corso di accertamento le cause ma sarebbero accidentali: probabile un corto circuito.

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