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Triestina, intervista al presidente Rosenzweig: «Il nostro obiettivo è chiaro: puntiamo a salire»

TRIESTE. È la seconda stagione della Triestina americana. Per una società ambiziosa il secondo anno è più complesso e forse stimolante. Perchè le aspettative sono più alte e non sono mitigate dalla sacrosanta attenuante del noviziato.

Il presidente Rosenzweig torna in quella Trieste che un anno fa lo aveva accolto come un Messia e che crede ancora nel progetto. Tutti sanno della solidità del gruppo, dei debiti pregressi onorati, delle decine di milioni già investiti, della costruzione o gestione delle infrastrutture calcistiche. Eppure l’entusiasmo di un tempo va riconquistato, la frizione con parte della tifoseria ricomposta.

La visione prospettica di Rosenzweig e del suo staff ha le potenzialità per valorizzare l’amata Unione. Ma il miglior viatico per decollare nell’ambiente calcistico sono le vittorie per uscire dalla C che sta stretta alla città e alla società. Questa è la sfida.

Presidente Rosenzweig, un anno fa eravate al debutto. Ora si comincia una nuova stagione. In un anno di lavoro come è cresciuta la società Triestina?

«In un anno di lavoro la Triestina è cresciuta notevolmente sotto tanti aspetti. Abbiamo avuto l'opportunità di consolidare la nostra struttura organizzativa, rafforzando il management team e introducendo nuovi processi per garantire una gestione più efficiente. A livello sportivo abbiamo lavorato per costruire una squadra competitiva, capace di rappresentare al meglio i colori della Triestina, e credo che questo sia stato evidente. Ma la crescita non si è limitata solo al settore. Abbiamo investito molto anche nel rafforzamento dei legami con il territorio e con la nostra comunità di sostenitori. Il nostro obiettivo è essere un'organizzazione più trasparente che si concentra sul corretto coinvolgimento di tutte le parti interessate e sulla comunicazione efficace dei nostri obiettivi».

Con quale spirito e con quali obiettivi la Triestina affronta questa nuova avventura?

«Affrontiamo questa nuova stagione con spirito di determinazione e rinnovato entusiasmo. Dopo un anno di sfide e un campionato in cui non abbiamo raggiunto pienamente i nostri obiettivi nonostante le buone prestazioni, siamo pronti a sfruttare le lezioni apprese e passare al livello successivo. Gli obiettivi che ci poniamo sono chiari: puntiamo ad una categoria superiore. Siamo consapevoli che questo non è facile da raggiungere, ma siamo determinati a dare tutto per questo. Oggi è la mia undicesima visita a Trieste negli ultimi 13 mesi e continuo a credere che questa città abbia un potenziale illimitato. So che una Triestina di successo può creare un sentimento positivo e un'atmosfera elettrica in tutta la regione. Sapere che i nostri obiettivi sono realizzabili è ciò che ci sprona ancora di più».

Avete ripianato le perdite trovate, avete già investito 20 milioni. Di che entità è il budget per affrontare la nuova annata?

«Nella mia carriera sono stato coinvolto in molte ristrutturazioni e cambiamenti operativi, ma questo è stato forse il più difficile. Non voglio rievocare il passato, ma non ho mai visto nessuna organizzazione così disordinata come quando siamo arrivati. Da allora abbiamo fatto un grande sforzo per coprire le perdite e rimettere la società su solide basi finanziarie, investendo già 20 milioni di euro. Il nostro impegno finanziario dimostra la serietà del nostro progetto e la nostra voglia di costruire qualcosa di duraturo. Per quanto riguarda il budget per la nuova stagione, posso dire che abbiamo stanziato risorse significative per affrontare la stagione con ambizione, pur mantenendo un approccio sostenibile. Il nostro obiettivo è garantire che la squadra abbia tutto ciò di cui ha bisogno per competere al meglio delle sue capacità».

Lei riceve frequenti report dal DG Alex Menta. Soddisfatto del mercato estivo?

«Assolutamente sì, ricevo aggiornamenti regolari da Alex e sono molto soddisfatto del lavoro svolto durante il mercato estivo. Ciò che la gente forse non sa di Alex è che è una delle persone che lavorano più duramente che abbia mai visto. Il pubblico vede solo il risultato, ma noi conosciamo la creatività e gli sforzi con cui il risultato viene raggiunto. Penso che a volte ci sia un disallineamento delle aspettative esterne rispetto alla nostra strategia interna. Certe persone si aspettano che possiamo raggiungere risultati straordinari mantenendo una squadra simile a quella dei nostri avversari. Considerando lo stato del club nel recente passato, ciò semplicemente non è possibile. Se seguissimo gli stessi processi, allora otterremmo gli stessi risultati. Dobbiamo essere un po’ diversi perché puntiamo molto più in alto».

Sul centro sportivo la Regione FVG ha già stanziato 6,5 milioni, sulla concessione dello stadio a che punto è la procedura con il Comune di Trieste?

«Stiamo lavorando molto per ottenere la concessione, ma ancora nulla è stato definito formalmente. Abbiamo progetti ambiziosi per il Nereo Rocco e un ottimo rapporto con la Regione, quindi il dialogo è aperto e costruttivo. Stiamo continuando a costruire questo nostro legame con il Comune e, come per tutto ciò che facciamo, ci aspettiamo che ci sia un vantaggio reciproco sia per il club che per la comunità. Spero di poter condividere maggiori informazioni il prima possibile».

Dopo un anno difficile quanto sarà importante avere a disposizione il Rocco?

«Incredibilmente importante. È quasi inquantificabile. Il Rocco è più di un semplice stadio: è la casa della Triestina, il luogo dove i tifosi possono esprimere la propria passione e dove la squadra può sentire il calore e il sostegno della città. Sarà importante sfruttare al meglio questa energia per costruire una stagione positiva, con l’obiettivo di regalare ai nostri tifosi la gioia e l’orgoglio che meritano».

Con le nuove divise in partnership con Robe di Kappa avete attivato una grande azione di immagine e di marketing che ha portato il brand Triestina in tutto il mondo. Anche questo è un asset di sviluppo per raggiungere la sostenibilità economica?

«Sì, assolutamente. La partnership con Robe di Kappa e il lancio delle nuove divise rappresentano una componente fondamentale della nostra strategia di sviluppo e marketing. Questa collaborazione non solo ci ha permesso di creare divise che rispecchiano la nostra identità e storia, ma ha anche contribuito a lanciare il marchio Triestina su scala globale. Il successo di questa iniziativa è stato evidente, con riscontri molto positivi sia a livello locale che internazionale».

Quest’estate si sono deteriorate le relazioni con una parte della tifoseria organizzata e con una parte di quei club che lei ben conosce. Pensa che si possa ricucire? E come?

«Il rapporto con il territorio e con i tifosi è sempre stato una priorità per me e per tutta la società. Il primo anno è stato sicuramente un'esperienza di apprendimento, poiché non avevo familiarità con il funzionamento delle diverse organizzazioni di tifosi e con le diverse esigenze di ciascuna. Come sempre, voglio assicurarmi di essere disponibile ad ascoltare e comprendere le diverse prospettive. Anche se siamo sempre aperti alle critiche costruttive, continueremo a gestire il club utilizzando le migliori pratiche che prevediamo possano portare benefici a tutte le parti interessate. Continuiamo ad apprezzare e rispettare gli abbonati che hanno sofferto lo scorso anno offrendo loro sconti su biglietti e merchandise. Riteniamo che i nostri prezzi siano in linea con squadre simili di Serie C e stiamo investendo nel club per garantire che i nostri tifosi sentano sempre di ottenere il massimo valore per la loro spesa».

Quale messaggio vuole lanciare il presidente ai tifosi, alla squadra e allo staff in vista della stagione che comincia sabato?

«Il mio messaggio ai tifosi, alla squadra e allo staff è semplice: credete in questo progetto e credete in voi stessi. Stiamo costruendo qualcosa di speciale insieme e ogni singolo membro della nostra comunità è fondamentale per il nostro successo. Ai tifosi voglio dire che il vostro sostegno è il cuore pulsante della Triestina e continueremo a lavorare duro per rendervi orgogliosi. Alla squadra, esorto a dare il massimo in campo, con la consapevolezza che ogni sforzo, ogni sacrificio, ci avvicina al nostro obiettivo. E allo staff un grande ringraziamento per la dedizione e la professionalità. Ci aspetta una stagione impegnativa, ma insieme possiamo raggiungere grandi traguardi. Forza Unione!». —

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