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Golf: Women’s British Open per la terza volta a St. Andrews. Lilia Vu difende il titolo

Per la terza volta nella propria storia, l’AIG Women’s Open, nome sponsorizzato di quello che nei fatti è il British Open, si gioca nel tempio per eccellenza del golf. Parliamo, naturalmente, dell’Old Course di St. Andrews, il campo più famoso al mondo, che solo due anni fa ha festeggiato la trentesima volta in cui ha ospitato l’Open Championship. Fin troppi i luoghi iconici da citare, dai 112 bunker a tutto quel che c’è intorno.

Si torna qui, dunque, dopo la prima, storica volta del 2007 e la seconda del 2013. Nella prima occasione fu la messicana Lorena Ochoa, una figura molto amata sia in quegli anni che successivamente, a portare a casa quello che oggi è l’ultimo Major della stagione femminile. Nella seconda, invece, fu Stacy Lewis a vincere il suo secondo e ultimo torneo maggiore della propria carriera. Va inoltre rimarcato come, nel 2007, l’Open femminile fu il primo evento aperto alle donne che si fosse mai tenuto sull’Old Course.

Quest’anno, invece, c’è Lilia Vu a difendere la vittoria del 2023, che arrivò a Walton Heath, nel Surrey (in Inghilterra), con gli ultimi due giri a vero e proprio spron battuto, entrambi in -5. E fu enorme anche il divario sulla seconda, Charley Hull: sei colpi. Va detto, però, che quest’anno la sua stagione è stata meno impressionante di quella scorsa, con un unico successo in quota LPGA Tour, al Meijer LPGA Classic della scorsa metà di giugno.

Inevitabile, però, pensare a questo come a un Major dalle tante possibili chiavi di lettura. Vero, Nelly Korda è al numero 1 mondiale, ma da qualche tempo non sta riuscendo a inanellare gli stessi successi dell’inizio di annata. E allora c’è spazio per varie chance, come quelle rappresentate dalla neozelandese Lydia Ko, già vincitrice dell’oro olimpico al Le Golf National di Saint-Quentin-en-Yvelines, ma anche per possibili figure a sorpresa. Stile, a livello olimpico, la tedesca Esther Henseleit.

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