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Doppio blitz incendiario di notte, nella stessa strada: in un mese distrutti quattro mezzi a Vedelago

Stesso giorno: di domenica. Stesso orario: poco dopo le 22. Le analogie sono inquietanti e gli abitanti della zona preoccupati. Nell’arco di un mese, in via Monsignor Crico a Vedelago, sono stati messi a segno due blitz incendiari, in cui due automobili, una motocicletta e un furgone sono stati distrutti dalle fiamme. Sono mezzi che appartengono agli stessi proprietari con alle spalle un’attività imprenditoriale. Cosa ci sia dietro a quei blitz incendiari starà agli investigatori chiarirlo. Di sicuro qualcosa di serio.

Il primo raid risale alla notte del 14 luglio scorso. Poco dopo le 22 alla centrale operativa dei vigili del fuoco di Treviso arriva una richiesta di intervento da Vedelago. C’è una macchina che sta andando a fuoco e le fiamme rischiano di avvolgere un’altra automobile e una moto posteggiate accanto. Nonostante la tempestività dell’intervento, i pompieri non riescono a salvare dalle fiamme gli altri due mezzi. Il bilancio è pesante, due auto e una moto distrutte dalle fiamme. Che si tratti di un rogo doloso è evidente. Ma non finisce qui.

Ciò che non si sa è che nello stesso luogo, in via Monsignor Crico, quattro settimane esatte più tardi, avviene un nuovo inquietante episodio. È domenica 11 agosto e sono da poco passate le 22. Alla centrale operativa dei pompieri di via Santa Barbara a Treviso arriva una nuova richiesta di intervento. Sempre in via Crico, sempre allo stesso civico. Fatalità, a intervenire, è sempre lo stesso turno dei vigili del fuoco. Ad andare in fiamme stavolta è un furgone. Accanto gli investigatori trovano una tanica sospetta che viene posta sotto sequestro.

Due episodi, nello stesso luogo, sempre di domenica e alla stessa ora. È chiaro che non è una coincidenza ed è più che un avvertimento. I proprietari, con un passato imprenditoriale, sono stati già sentiti. Di certo c’è che i residenti sono molto preoccupati: «Quello che è avvenuto non può non angosciarci. Non sappiamo cosa ci sia dietro e anche noi, di sera, abbiamo paura di finire nel mirino di qualche piromane, anche se è evidente che sembra una questione personale».

Di sicuro, negli ultimi tempi, nella Castellana, episodi del genere si sono ripetuti. L’ultimo, in ordine cronologico, risale alla notte tra sabato e domenica scorsi ed avviene in via San Lorenzo a Liedolo di San Zenone. Sono passate da pochi minuti le 4 della notte quando gli abitanti della zona si risvegliano dal rumore degli scoppi dei finestrini e degli pneumatici di due auto. Le fiamme partono da una Bmw, posteggiata sotto la tettoia di un’abitazione di un autotrasportatore che vive nel quartiere.

Il rogo che, negli automezzi si diffonde rapidamente, grazie anche al carburante contenuto nel serbatoio, raggiunge presto la Volvo XC60 che è posteggiata davanti. Quando sul posto arrivano i vigili del fuoco, le fiamme hanno già completamente avvolto la Bmw e oltre la metà della Volvo. In una ventina di minuti i pompieri hanno domato le fiamme, poi hanno proseguito l’intervento per oltre un’ora per mettere in sicurezza la zona. Anche in questo caso la matrice dolosa è più che evidente. Accanto ai veicoli distrutti dalle fiamme viene trovata una tanica, che viene poi posta sotto sequestro. C’è un filo rosso che collega i roghi di via monsignor Crico di Vedelago a quello di Liedolo? Gli investigatori tendono ad escluderlo.

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