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Jonathan Milan trionfa al prologo del Giro di Germania, arriva davanti anche a Filippo Ganna

Schweinfurt-Schweinfurt, prologo di 2.9 km, troppo ghiotto per non ricucire alla grande con la vittoria su strada quel filo interrotto alla fine del Giro d’Italia per concentrarsi sulla pista e il quartetto olimpico. Detto fatto, a due settimane dalla medaglia di bronzo con il quartetto della pista a Parigi, Jonathan Milan detta legge al Giro di Germania.

Curioso il prologo della breve corse a tappe, che si concluderà domenica e darà buone prospettive agli sprinter: 2,9 km piatti piatti da correre con la bicicletta da strada, niente bici o manubri da crono, ruote lenticolari o diavolerie varie.

Agguerrita la concorrenza, a partire da quel Ethan Hayter, che è partito giusto davanti a lui.

Milan è uscito dal blocco di partenza come una furia bevendosi i 2,9 km in 3’16 e 31 centesimi, anche quelli in una corsa del genere contano. Quasi due secondi a Hayter in una sorta di rivincita con il corridore della Ineos, che con il quartetto inglese a Parigi era stato d’argento, con l’inglese che aveva battuto intanto il pericolosissimo svizzero Bissiger, altro specialista della Ef.

Poi si è messo in poltrona ad aspettare gli altri. E Jonathan ha sofferto. Arrivo di Ganna: sospiro di sollievo 6,9 dietro per il compagno di nazionale della Ineos due volte iridato su strada a cronometro.

Superato lo scoglio dell’olandese della Tudor Maikel Zijlaard, finito a poco più di un secondo e mezzo, Milan ha trattenuto il respiro per l’altra star della Lidl Trek Mads Pedersen. Il danese è piombato sul traguardo in 3’17”02 a 52,9 di media facendo solo 71 centesimi meno del friulano.

Che così, davanti alla fidanzata Samira, tedesca di Lipsia e che quindi col suo Jonny ha fatto festa due volte, ha potuto festeggiare la settima vittoria stagionale dopo quella alla Ruta del Sol, le due alla Tirreno Adriatico e la tre al Giro d’Italia, tutte allo sprint. Milan, ovviamente, è il leader della corsa, curiosamente sponsorizzata dalla Lidl. Insomma, un bel modo per tornare alle corse su strada dopo l’Olimpiade.

«Era importante iniziare così bene dopo le Olimpaidi – ha detto a fine gara il 23enne bujese della Lidl Trek – ho cercato di spingere al massimo facendo un lungo sprint, poi ho sofferto sulla “poltrona” destinata al primo in classifica alla fine quando i ragazzi arrivavano e rischiavano di battermi, ma sono molto contento. Sono uscito bene dalle Olimpiadi e la seconda parte della stagione inizia nel modo migliore».

Per Milan è sempre più concreto l’obiettivo degli Europei in Belgio di metà settembre su un percorso che si addice molto agli sprinter come lui.

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