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Mezzosoprano nel coro del Teatro Regio di Torino, docente al King’s college di Londra: due visite eccellenti a Cordenons

CORDENONS. Estate, tempo di vacanza e, per gli expat dal paese natale, di ritorno a casa. Così è anche a Cordenons, dove, nella sede del gruppo cordenonese del Ciavedal, associazione che ha l’obiettivo di mantenere vivo il sentimento friulano e conservare le tradizioni e la cultura della comunità locale, ci sono state di recente due interessanti visite.

Nei giorni scorsi, è stata la cantate lirica Barbara Vivian, mezzosoprano ormai stabile nel coro del Teatro Regio di Torino, a incontrare nella sede di via Traversagna alcuni dei componenti del direttivo del sodalizio: il presidente Raffaele Cadamuro assieme a Luisa Zuccolo, Daniela Candido e Sandra Binotto.

Barbara torna spesso a Cordenons per incontrare familiari e amici, ma, nonostante ciò, non ha mai avuto l’occasione di esibirsi in un concerto nella sua cittadina. «Chissà che non possa tornare anche per una serata musicale – ha commentato infatti il presidente Cadamuro –. Le abbiamo pertanto proposto l’opportunità di esibirsi a Cordenons e stiamo organizzando per un appuntamento, presumibilmente da fissare per il prossimo anno. Chissà quanti sono al corrente che un’importante cantante lirica che ha fatto carriera fuori dal suo paese sia originaria di Cordenons».

È invece di ieri l’incontro con Rosa Mucignat, docente di Letteratura comparata al King’s college di Londra, dove vive da 18 anni. I genitori risiedono a Cordenons, e appena può rientra nel suo paese d’origine.

Quest’anno, la motivazione per il suo ritorno e la sua visita nella sede del Ciavedal sono stati del tutto particolari: Rosa è infatti discendente di Angelo De Piero (detto Luti Visinsin), colui che ha tradotto i Promessi sposi in folpo.

«Angelo De Piero era il mio trisavolo – ha raccontato Rosa –. La mia famiglia e io eravamo a conoscenza del manoscritto, ma non ci eravamo mai interessati più di tanto ad approfondirne la storia. Grazie al Ciavedal, che ci ha contattato, abbiamo potuto saperne di più, anche della persona, oltre che della sua opera».

L’arrivo nella mattina di mercoledì 21 agosto nella sede del Ciavedal ha rappresentato per Rosa anche l’opportunità di raccogliere nuove informazioni sul trisavolo e sulla sua opera. Il Ciavedal sta recuperando i due manoscritti attualmente disponibili, d’intesa con i proprietari Giorgio e Franco Vivian, in modo da poter dare alle stampe l’opera di questa straordinaria traduzione.

Per Rosa, che risiede a Londra dal 2006 dopo la laurea in Lettere moderne all’università di Bologna, il legame con l’Italia e il Friuli Venezia Giulia è molto importante. «Quello che fanno le associazioni di friulani all’estero è qualcosa di molto importante per mantenere saldi i legami – ha osservato – in un contesto in cui è sempre più difficile mantenere i legami con il proprio paese d’origine».

«L’estate è tempo di incontri in sede al Ciavedal, con emigranti e cordenonesi impegnati in giro per il mondo, ma legati al paese d’origine – ha osservato il presidente Raffaele Cadamuro –. Aprire le porte a loro è un modo per rinsaldare i legami con la propria comunità e capire quanto, seppur lontano da casa, i rapporti con le proprie radici non si dissolvano con il tempo».

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