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Trovata una nuova bomba da 250 kg nell’area della Transalpina a Gorizia 

GORIZIA Una nuova bomba inesplosa è venuta alla luce alla Transalpina. Si tratta ancora una volta di un ordigno da 250 kg della Seconda guerra mondiale. A trovarlo intorno alle 12.30 sono stati gli operai che lavoravano alla trasformazione del magazzino destinato ad ospitare l’Epicener, ovvero il Museo della storia del confine del Novecento dove il Goriški Muzej ha già espresso il desiderio di poter esporre i residuati bellici precedentemente rinvenuti durante l’intervento di riqualificazione dello scalo ferroviario e dell’aera transfrontaliera.

Sul posto, con la polizia e i gasilci, sono intervenuti gli esperti del Nus, l’Unità nazionale per la protezione degli ordigni inesplosi. La bomba, di fabbricazione inglese, si presenta in buone condizioni e con un solo detonatore di tipo meccanico. L’ordigno si trovava appena una decina di centimetri sotto la superficie, ma la cosa più strana è che era rivolto verso l’alto, come se dopo l’impatto con il terreno fosse tornato in su.

«Era una bomba tattica e qualcosa non è andata bene, ma non sappiamo ancora cosa», osserva Aljaž Leban, capo dipartimento del Nus per la regione del Litorale settentrionale. «In linea d’aria, la bomba si trova vicino a dove abbiamo trovato l’ultima, quindi la zona di evacuazione dovrebbe essere la stessa di marzo», aggiunge il comandante dei vigili del fuoco di Nova Gorica Simon Vendramin.

Subito dopo il ritrovamento, il sindaco di Nova Gorica Samo Turel ha informato le autorità italiane e venerdì mattina in prefettura si terrà il tavolo tecnico per valutare i dettagli dell’intervento. I protocolli ormai sono rodati e l’intenzione sarebbe quella di neutralizzare l’ordigno già domenica mattina.

Il nuovo B-Day, però, si “scontra” con il Festival mondiale del Folklore. «Temo sia assai difficile trovare personale tra polizia, carabinieri, vigili del fuoco, polizia locale, protezione civile, sanitari, eccetera, per domenica. Domenica tutto il nostro personale sarà già impegnato negli eventi folkloristici», ha spiegato il sindaco Ziberna.

Il cantiere però non può rimanere fermo. Come più volte ripetuto da tutti, la Capitale europea della Cultura non aspetta. L’8 febbraio ci sarà la cerimonia di inaugurazione di Go!2025, i tempi sono stretti e rinviare di una settimana è quindi impensabile.

Guardando all’ultimo B-Day, il 17 marzo gli ordigni da neutralizzare erano tre e tre ore era il tempo complessivo previsto per le operazioni dagli specialisti del Nus. Ma allora la prima bomba aveva richiesto il brillamento, mentre le altre due erano state semplicemente disinnescate. Con una sola bomba in buono stato, prevedendo un inizio delle operazioni ancora una volta alle 10, potenzialmente l’intervento potrebbe essere concluso entro le 11 in tempo per lasciare spazio al folclore. Ma i dettagli verranno decisi questa mattina in Prefettura.—

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