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Badante ubriaca picchia l’assistita 90enne: aggredisce i carabinieri e viene arrestata

Badante ubriaca picchia la sua assistita novantenne, la sorella di questa ottantenne e quattro carabinieri. Arrestata e scarcerata. Tutto accade l’altra sera in città. La zia ottantenne chiama agitata il nipote, figlio di sua sorella novantenne. Gli racconta che sua madre è sconvolta e di correre a casa. Lei infatti era andata a trovare la sorella, come fa d’abitudine, trovandola piangente. Le racconta che la nuova badante, una romena cinquantenne si era “comportata male”. Le aveva chiesto spiegazioni e la pensionata le aveva fatto vedere un braccio con degli ematomi. Inoltre, la donna non le aveva preparato nulla da mangiare e lei era a digiuno.

La seconda aggressione

A questo punto la sorella minore aveva chiesto spiegazioni alla straniera e per tutta risposta veniva aggredita dalla donna, senza motivo. Non contenta la badante aveva messo a bollire una pentola d’acqua e l’aveva sbattuta con forza sulla tavola, causando degli schizzi bollenti. Era fuori di sé e come accertato successivamente, aveva esagerato con l’alcol. All’arrivo del nipote la romena, abbastanza corpulenta, aveva aggredito anche lui. Quest’ultimo le ha chiesto di andarsene da casa, ma lei si è rifiutata. A questo punto l’uomo ha chiamato due addetti dell’agenzia che avevano procurato la badante, che sono arrivati nel giro di una mezz’oretta.

Carabinieri aggrediti

Ma neppure loro sono riusciti a calmare la donna, particolarmente esuberante. Non rimaneva che chiamare i carabinieri e il copione non è cambiato. Un brigadiere è stato colpito con uno schiaffo, entrambi sono stati spinti con violenza dalla cinquantenne per nulla intimorita dagli uomini in divisa. Che così è stata portata in caserma per l’identificazione. Ma la sbornia non era ancora passata e così ha pensato bene di prendere a calci altri due carabinieri. La misura era colma.

Scatta l’arresto

Il sostituto procuratore Sergio Dini ha deciso per l’arresto per violenza a pubblico ufficiale, ritenendo evidentemente che ci fossero i presupposti per una azione “forte”. Ieri mattina è finita davanti al giudice che ha convalidato l’arresto e l’ha scarcerata. Il processo è stato rinviato al 12 settembre (il suo avvocato difensore Marco Cinetto aveva chiesto i termini a difesa). La scelta di quella badante è stata a dir poco infelice e il suo primo giorno di lavoro in quella nuova famiglia è stato anche l’ultimo. Il problema delle badanti dell’est che si ubriacano è ricorrente, seppur riguardi una percentuale marginale.

Lo choc che provocano negli anziani certi comportanti aggressivi è molto dannoso. Sicuramente maggiore dei 4-5 giorni di prognosi che le due anziane hanno riportato le gli ematomi alle braccia. Ora come detto bisognerà attendere l’eventuale querela delle pensionate per capire se il fascicolo giudiziario aumenterà o meno. La resistenza a pubblico ufficiale è procedibile d’ufficio mentre per le lesioni ci dev’essere una querela della persona offesa. Ora la novantenne è seguita da un’altra badante che ha già lavorato per anni in Italia e ha sempre avuto un comportamento responsabile.

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