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Da Lisbona a Lille in bicicletta, 2.300 km con la maglietta dell’Avis

CASANOVA LONATI. Massimo Lombardo, 53 anni, consulente informatico di Casanova Lonati, ha portato a termine la sua ennesima avventura, percorrendo 2.300 chilometri in bici da Lisbona a Lille, nel nord della Francia.

Tre settimane durante le quali ha effettuato una serie di tappe, dormendo dove è stato accolto. «L’iniziativa si chiamava "Da Lì a Li" che sta per da Lisbona a Lille. – spiega – Ho deciso di indossare la maglietta dell’Avis per sensibilizzare la raccolta di plasma. Lo scorso 30 giugno, alla vigilia del passaggio della tappa del Tour de France in Oltrepò, i donatori di sangue avevano organizzato una manifestazione non competitiva, cui hanno partecipato più di 100 appassionati, proprio per sostenere la raccolta di plasma. Ho voluto che potesse avere un seguito e così ho contattato l’Avis di Pavia per proporre la mia idea ed avere il loro appoggio e supporto. Spero con questo viaggio di aver contribuito ad attirare l’attenzione sul problema della mancanza di sangue e plasma».

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Ospite nelle case

Un lungo viaggio che gli ha permesso di vedere luoghi ricchi di storia e natura e conoscere persone: «Ho trascorso qualche giorno in Portogallo prima della partenza, c’erano 40 gradi – continua – il caldo sicuramente mi ha accompagnato per lunghi tratti, ma ho preso anche l’acqua. Ho visto località splendide, passando anche da Parigi, e non ho resistito ad un selfie con la mascotte delle Olimpiadi. Inoltre ogni giorno inviavo una cartolina al primo che pubblicava un commento al mio post su Facebook, con cui documentavo la mia avventura, tappa per tappa».

Non sono mancati gli appuntamenti curiosi: «Ad Orleans – aggiunge Lombardo – ho trovato un parrucchiere arabo aperto fino alle 22 e ne ho approfittato per sistemare i capelli che dopo 16 giorni di viaggio erano ingestibili. A Bordeaux, la coppia di senegalesi che mi aveva ospitato per la notte, non mi lasciava più andare via, mi hanno offerto una super colazione e mi hanno caricato la bici di bevande, una benedizione, visto il termometro. E poi ho incontrato sulla mia strada tanti animali e ogni volta era una scusa per una piccola sosta per accarezzarli».

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Altro incontro curioso in Spagna: «Stavo pedalando da Salamanca a Valladolid, mi sono fermato per caso a Alaejos per riposare e bere qualcosa quando, vedendo la bicicletta e la bandiera italiana, sento che qualcuno mi chiama. Erano i ciclisti locali che stavano organizzando la festa del club e la competizione della miglior paella, mi hanno accolto come un vecchio amico di passaggio e offerto da bere. Rimpiango ancora di non aver avuto il tempo di fermarmi a mangiarla con loro». La passione per i lunghi percorsi in bici nasce di recente: «Con internet ho scoperto molti appassionati che intraprendono viaggi estremi, anche più impegnativi e avventurosi del mio. Mi hanno particolarmente ispirato le imprese di Lorenzo Barone, un giovane di 26 anni che ha esplorato il mondo pedalando in luoghi remoti, dalla Siberia all’Africa, e i viaggi di Jovanotti attraverso l’America Latina». —

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