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La baby sitter killer confessa il terribile crimine dopo 40 anni: “Sì, è vero. Le mie botte al neonato lo hanno reso disabile a vita”

Una storia terribile e una confessione agghiacciante, dopo ben 40 anni. Come riportato dalla ABC, Terry McKirchy, un’ex babysitter di 62 anni, si è dichiarata colpevole di omicidio colposo per la morte nel 2019 di un uomo che era stata accusata di aver reso invalido quando era un neonato. La donna è stata condannata a tre anni di prigione, ammettendo infine di averlo colpito numerose volte con le botte.

La colpevole ha accettato un patteggiamento per la morte di Benjamin Dowling, scomparso a 35 anni, dopo una vita di gravi disabilità causate da un’emorragia cerebrale subita nel 1984 quando aveva 5 mesi mentre si trovava nella casa di McKirchy nella periferia di Fort Lauderdale.

Gli inquirenti hanno sempre sospettato di Terry McKirchy. L’ipotesi era che la donna avesse causato al piccolino una ferita importante, scuotendolo. L’ex baby sitter ha sempre negato di avergli fatto del male mortalmente, anche dopo essersi dichiarata colpevole nel 1985. Poi l’ammissione di colpa.

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