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A Trieste sostituita la metà dei contatori elettrici. Ma resta il nodo dell’ingresso nelle case

TRIESTE La svolta green dell’Unione europea bussa alle porte dei triestini. A partire da luglio dell’anno scorso, AcegasApsAmga ha iniziato la sostituzione dei contatori dell’energia elettrica nel territorio del Comune di Trieste, per adeguarsi alle disposizioni della direttiva europea che impone ai Paesi membri l’aggiornamento dei precedenti sistemi entro dicembre del 2025. Un’operazione che deve fare i conti non solo con la mole delle utenze – in città sono in tutto circa 140 mila – ma anche con un ostacolo pratico, dato dalla posizione dei contatori nelle case triestine: più del 60 per cento di questi, infatti, è collocato all’interno delle abitazioni, rendendo di fatto necessaria la presenza di una persona che apra la porta e mostri il punto in cui si trova il dispositivo.

I dettagli

Chiariamo due aspetti fondamentali. Primo: la sostituzione è obbligatoria, in quanto è legata a una delibera nazionale che a sua volta recepisce un’apposita direttiva europea in materia di efficientamento energetico. Secondo: la sostituzione è gratuita. Ciò significa che se alla porta si presenta un sedicente operatore di Acegas chiedendo denaro in cambio del nuovo contatore, evidentemente ci si trova davanti a una truffa.

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La campagna informativa

Ma la questione non è così semplice. Perché, vista la percentuale di contatori posizionati all’interno delle abitazioni, gran parte del lavoro di Acegas è dedicato proprio ad abbattere il muro di diffidenza che spesso si crea nei confronti di chi deve varcare la soglia di casa. Preoccupato dalle possibili truffe o semplicemente irritato dal disturbo, qualcuno sceglie direttamente di non aprire la porta, non essendo a conoscenza dell’obbligo della sostituzione. L’avviso, in ogni caso, viene affisso all’esterno delle abitazioni con un preavviso che va dai 3 ai 7 giorni, indicando la data e la fascia oraria prevista di arrivo. Acegas ha provveduto a mettere in piedi una campagna informativa per facilitare la comprensione dell’intervento da parte degli utenti e fugarne le preoccupazioni.

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Le tempistiche

Le sostituzioni dei contatori, per ora, procedono secondo programma. La direttiva europea impone di cambiare il 90 per cento dei contatori entro dicembre del prossimo anno: al 30 luglio, i dispositivi aggiornati nel Comune di Trieste erano circa 70 mila (la metà esatta del totale). Le scadenze – fissate da Acegas ancora nel 2020 – prevedono di aggiungere altre 30 mila abitazioni entro dicembre 2024.

L’intervento

A meno di inconvenienti, la sostituzione dei contatori richiede un’interruzione della corrente elettrica di circa 15 minuti. L’intervento si svolge con l’ausilio di una piccola sonda, che ricava dal vecchio contatore i dati dell’utenza e li trasmette al nuovo. L’operatore dev’essere munito di tesserino di riconoscimento.

Le migliorie

Il principale miglioramento apportato dai nuovi dispositivi riguarda la lettura dei consumi, che ora verrà effettuata ogni quindici minuti. Un monitoraggio più preciso va a vantaggio tanto dei cittadini quanto della stessa Acegas. I primi, infatti, potranno disporre di un quadro più completo dei loro consumi energetici (una maggiore «consapevolezza» e ottimizzazione dei consumi è proprio l’obiettivo che si propone di raggiungere la direttiva europea) e non dovranno più comunicare la lettura del contatore. Al contempo, un monitoraggio puntuale dei consumi serve ad Acegas per analizzare come cambiano i flussi di elettricità durante le ore del giorno. Infine, i contatori più moderni sono dotati di un secondo canale di trasmissione tramite onde radio, che sopperisce al canale ordinario in caso di mancato funzionamento.

La mappa

La mappa delle sostituzioni dei contatori stesa da AcegasApsAmga cerca di far fronte al principale ostacolo che incontrano gli interventi: la collocazione dei dispositivi di monitoraggio dei consumi all’interno delle abitazioni, che rendono necessaria la presenza di una persona che apra la porta. Il programma ha preso le mosse dai rioni di Roiano, Rozzol Melara e Valmaura, fra giugno e luglio dell’anno scorso. Lentamente si sta ricoprendo tutto il territorio del comune di Trieste, sulla base della scadenza imposta dalla direttiva europea che fissa a dicembre del 2025 la data entro cui ultimare il 90 per cento delle sostituzioni.

Si procede semestre per semestre, sulla base dei confini segnati dai codici postali: quello attualmente in corso vedrà gli operatori muoversi nel centro cittadino – dal rione di San Vito alle Rive fino a piazza Goldoni – così come nei pressi di viale Campi Elisi (codice postale 34144), a Scorcola e a Cologna. Le utenze coinvolte da qui a dicembre saranno circa 30 mila che, sommandosi alle 70 mila già aggiornate, permetteranno di superare il 70 per cento del totale. Acegas punta ad aggiornare tutti i contatori triestini, anche oltre la soglia del 90 per cento fissata dall’Unione europea: pertanto, gli interventi proseguiranno nel 2026, cercando di coinvolgere anche i cittadini che, nella prima tornata, non sono stati reperibili dagli operatori.

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