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Furti in case e auto nel quartiere di Sant’Osvaldo: la sera i residenti si ritrovano per pattugliare la zona

UDINE. Loro parlano di «vigilanza di vicinato». Oppure di «giri di disturbo (di ladri e malintenzionati, s’intende) e di segnalazione». Il tutto in un’ottica preventiva e di supporto alle forze dell’ordine.

Da un po’ di giorni gruppi di cittadini del quartiere di San Paolo e Sant’Osvaldo – periferia Sud di Udine – si ritrovano la sera per vigilare le case e le strade. Percorrono le vie a piedi, a volte anche portando a spasso i loro cani. Chiacchierano e tengono gli occhi ben aperti, per poter notare eventuali movimenti o persone sospette.

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Sì, perché nelle ultime settimane sono stati davvero tanti gli episodi di criminalità – in particolare furti e danneggiamenti – segnalati, soprattutto nelle aree residenziali.

Intrusi sono stati visti (spesso anche grazie ai sistemi di videosorveglianza installati all’interno e all’esterno delle case) introdursi in cortili, abitazioni o garage, forzare le serrature di auto parcheggiate, rubare biciclette e portare via persino i panni stesi ad asciugare. Senza contare che in varie zone ci sono persone in difficoltà che dormono all’aperto, vicino all’ingresso di negozi, sotto qualche porticato o, come l’altro giorno, nel cortile della chiesa.

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Il comitato di quartiere

«Non vogliamo certo parlare di ronde – precisa Igino Galliussi, attuale portavoce di un Comitato nato da poco nel quartiere e pronto ad avviare una raccolta di firme –, vogliamo essere tutta un’altra cosa. L’idea è quella di fare prevenzione e di dare una mano alle forze dell’ordine con segnalazioni puntuali».

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Cosa si sta facendo

«Ci siamo già incontrati una prima volta a inizio agosto per organizzare le attività del Comitato – continua il rappresentante dei residenti – e mi ha fatto piacere constatare la presenza di persone di tutte le età unite dalle stesse esigenze. In un paio di settimane si è formato un gruppo WhatsApp di cui fanno già parte circa 150 persone. Il problema sicurezza è sempre più sentito. Ci sono famiglie che hanno ricevuto “visite indesiderate” per tre volte in poco tempo. In un caso i bambini hanno detto al padre “speriamo che i ladri non vengano anche oggi”.

Ecco, la gente è stufa e non è disposta a tollerare di continuo fatti del genere. Ecco perché abbiamo deciso di far sentire la nostra voce, di “accendere un faro” sul quartiere. A questo dovrebbe servire la raccolta di firme che vogliamo avviare, a chiedere più sicurezza».

La polizia locale

«Sappiamo – spiega il comandante della polizia locale di Udine, Eros Del Longo – che ci sono queste incursioni nelle zone residenziali, sia perché ci hanno scritto i cittadini di San Paolo a Sant’Osvaldo, sia perché lo riportano i giornali. Noi mettiamo in campo tutti i servizi preventivi possibili, ma è chiaro che quando passano le nostre vetture, con i colori d’istituto, i malintenzionati si guardano bene dall’entrare in azione. Il territorio è vasto e ci sono dei precisi piani di controllo che riguardano tutte le periferie».

Di certo «dobbiamo fare con le pattuglie che abbiamo, che spesso sono impegnate per incidenti e quant’altro. Bisogna poi ricordare che, in caso di presenze sospette e di urgenze, è sempre bene contattare l’apposito Numero unico d’emergenza 112. Noi, anche sulla scorta di una lettera inviataci da un gruppo di residenti di San Paolo Sant’Osvaldo, in questo periodo abbiamo rafforzato i controlli in quel particolare quartiere. La sera siamo operativi con una pattuglia fino all’1.30 e quindi facciamo tutto ciò che è possibile. C’è anche da dire, però, che questi furti, il più delle volte, avvengono oltre tale orario».

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