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Addio al professor Dalla Costa, luminare della Chirurgia vascolare

La Padova dei “gran dottori” saluta il professor Francesco Dalla Costa, uno dei padri della Chirurgia vascolare. Si è spento all’età di 94 anni nella propria abitazione, circondato dall’amore della moglie Edda con i figli Guido, Alessandra e Mattia, le sorelle, i fratelli e gli amati nipoti.

Il 24 agosto alle 9.30 nella chiesa del Cristo Re di Sant’Osvaldo sarà celebrato il funerale. Al termine delle esequie il corteo funebre raggiungerà il cimitero di Schio, nel Vicentino, terra di origine della famiglia Dalla Costa.

Il professor dalla Costa, chirurgo, ha esercitato nell’Azienda ospedaliera universitaria alternando l’attività clinica alla docenza nell’allora Facoltà - oggi Scuola - di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova. Specialista in Angiologia e Chirurgia vascolare, è stato uno dei padri della Chirurgia vascolare italiana ed europea: per anni ha diretto il reparto di Chirurgia vascolare del Policlinico padovano. Si era formato sotto la scuola del professor Pier Giuseppe Cevese, per poi “emigrare” - come lui stesso soleva dire - a Parigi dal pioniere della Chirurgia vascolare Servelle e dal già famoso cardiochirurgo Dubost, mentre nello stesso periodo l’amico Gallucci andò in America da De Bakey ad apprendere la Cardiochirurgia.

Quando rientrò a Padova sviluppò la Chirurgia vascolare diventando centro di riferimento triveneto e italiano e fondò il Gruppo italiano di Chirurgia vascolare. Dalla Costa si è dedicato a tutte le patologie venose e arteriose: dal trattamento della rivascolarizzazione degli arti inferiori, alla insidiosa chirurgia delle arterie renali, alla chirurgia degli aneurismi dell’aorta addominale.

Fu soprattutto sulla chirurgia delle carotidi che affermò passaggi fondamentali: le carotidi sono vasi che portano sangue e ossigeno al cervello e allora - negli anni Settanta - i fisiologi ritenevano non potessero essere chiusi per più di 5 minuti durante l’intervento, pena complicazioni e danni cerebrali irreversibili.

Nel 1983 senza l’aiuto del doppler - che ancora non c’era - il professor Dalla Costa dimostrò, di fronte a una platea internazionale, che i tempi potevano essere allungai fino a 15-20 minuti senza complicazioni e danni cerebrali. Ciò rappresentò una rivoluzione per la chirurgia delle carotidi, oggi diventata routine.

Raccontando la sua carriera, il professor dalla Costa non mancava mai di condividere i suoi successi con i collaboratori, sottolineando sempre il frutto di un lavoro di squadra. Il suo impegno e la sua grande professionalità hanno segnato una pagina fondamentale della storia della Medicina padovana.

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