«Biodigestore scelta assurda»: la Broni-Stradella si oppone
STRADELLA. Si amplia il fronte del “no” al progetto di realizzazione di un biodigestore al confine tra Stradella e Portalbera. Dopo la contrarietà espressa dalle amministrazioni comunali dei due centri e dai residenti del quartiere nord di Stradella, che a breve costituiranno un comitato, prende posizione contro l’insediamento dell’impianto anche la Broni-Stradella Pubblica, che già si era opposta alla realizzazione di quello (poi bocciato) ad Arena Po, con il direttore generale Stefano Bina che aveva predisposto una relazione tecnica per il Comune.
Intanto, il sindaco di Stradella, Gianpiero Bellinzona, ha depositato in Provincia un’istanza per chiedere chiarimenti sull’iter autorizzativo dell’opera.
«La Broni-Stradella Pubblica è una società di servizi, che si occupa della salvaguardia ambientale e del territorio, ad esempio seguendo la bonifica della ex Fibronit di Broni – la premessa del nuovo presidente della municipalizzata, Maurizio Visponetti -. Per questo, non posso che prendere una posizione contraria alla realizzazione di questo progetto».
I dubbi della municipalizzata, che ha chiesto di poter visionare carte e documenti del progetto, riguardano soprattutto il tema viabilistico: «La posizione dove dovrebbe sorgere il biodigestore è assurda – aggiunge Visponetti -, con una viabilità non adeguata su una strada provinciale con calibro limitato, con un divieto di transito per i mezzi pesanti in direzione Portalbera e il passaggio a livello in via Po, quartiere molto popoloso. Cercheremo anche di capire gli obiettivi della società che ha presentato il progetto». Il presidente Visponetti porterà la questione in consiglio d’amministrazione durante la prima riunione di settembre: «Ne discuteremo in Cda, partendo dalla posizione che ho espresso, dopo aver preso in esame le carte – conclude -. C’è poi un discorso generale, di tutta la zona dell’Oltrepo, che va salvaguardata, visti i tentativi di installare impianti del genere ad Arena Po e Pinarolo Po».
Non è la prima volta che a Stradella si tenta di insediare un biodigestore: lo ha ricordato in questi giorni Piergiorgio Maggi, che era sindaco di Stradella proprio una decina di anni fa, quando era stato avviato l’iter per autorizzare un impianto a biogas nell’area dietro alle logistiche, poco lontano dai terreni interessati dall’attuale progetto. Nelle conferenze dei servizi, il Comune aveva opposto praticamente le stesse ragioni di oggi, traffico, rispetto del territorio, inquinamento acustico, e l’iniziativa era tramontata.
Nel 2021, poi, era circolato a Stradella un volantino dell’associazione Ambiente e Futuro Lombardia, che annunciava «l’arrivo di un nuovo impianto di rifiuti e produzione di biogas a Stradella»: ma, allora, nessuna richiesta era stata presentata né in Comune né alla Provincia.