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Il messaggio di alert, le navette e la zona rossa da evacuare: cosa c’è da sapere sul disinnesco della bomba a Gorizia

GORIZIA. Domenica, 25 agosto, una bomba da 226 chilogrammi (500 libbre) verrà disinnescata. La bomba è riemersa nel cantiere della stazione Transalpina. L’operazione vedrà il coinvolgimento di 5000 cittadini, soltanto dalla parte italiana, circa 2.000 persone. Sul lato sloveno, si parla di circa 3 mila. L’area verrà divisa in zona rossa, dove sarà necessario l’evacuazione dei cittadini dalle loro abitazioni, e da un’area più larga che comunque per motivi di sicurezza sarà interdetta ai cittadini. Qui chiariamo, punto dopo punto, cosa c’è da sapere.

Quali sono le vie nella zona rossa

Al fine di consentire l’effettuazione in sicurezza dell’intervento di bonifica dell’ordigno a cura del nucleo artificieri della protezione civile slovena, a partire dalle ore 7:00 di domenica 25 agosto 2024 e fino al termine delle operazioni, è stata disposta l’evacuazione della “zona rossa” inclusa nel raggio di 600 metri dal luogo in cui è posizionato l’ordigno, costituita dalle seguenti vie:

  • Via Montesanto – dal civ. 47 e 40 a civ. 145 (confine di Stato);
  • Via dei Vegetariani;
  • Via Brigata Etna – dal civ. 1 fino al civ. 44/a;
  • Via Enrico Rocca – dal civ. 2 al civ. 15;
  • Via Carlo Michelstaedter;
  • Via Ugo Foscolo;
  • Via Giuseppe Caprin;
  • Piazzale della Transalpina;
  • Via Carolina Luzzato;
  • Via Teobaldo Ciconi;
  • Via dei Catterini – dal civ. 39 al civ. 51;
  • Via Caterina Percoto;
  • Via Giovanni Paternolli – solo civici 13 e 20.

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I tempi delle operazioni

La zona rossa dovrà essere “svuotata” dalle 7 alle 9. Le operazioni di messa in sicurezza da parte degli artificieri cominceranno alle 10. Si potrà rientrare a casa solo al termine della bonifica, presumibilmente entro le 13. In questo caso, come già anticipato, saranno interessate all’evacuazione meno di duemila persone nel quartiere di Montesanto.

Gli avvisi

Per informare tutti a tappeto è prevista la diffusione di un messaggio tramite l’alert system, oltre che con volantini casa per casa e comunicazioni dell’automezzo della Protezione civile.

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Chi coordina

Per la direzione unitaria delle attività, a partire dalle ore 6.45 di domenica si riunirà in Prefettura a Gorizia, il centro di coordinamento soccorsi (CCS), presso il quale confluiranno i rappresentanti del Comune, del 3° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito, della Questura, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Stradale, della Polizia di Frontiera, dei Vigili del Fuoco, dell’Asugi e delle società di gestione delle reti (E-distribuzione Spa, Terna Spa, Snam Spa, Irisacqua Spa).

L’evacuazione sarà realizzata dalle forze di Polizia e con il concorso del volontariato di Protezione Civile. Il Comune di Gorizia garantirà adeguate forme di assistenza e ricovero temporaneo della popolazione evacuata presso la sede del Comando della Polizia Locale.


Gli spazi per i cittadini e la navetta

Il Comune di Gorizia mette a disposizione uno spazio al coperto per persone e animali d’affezione al comando della Polizia locale, in corte Sant’Ilario 11. Per raggiungerlo, viene attivato un servizio-navetta, con partenza alle 8 da via Caprin all’intersezione con via Montesanto. Per qualsiasi informazione o problema da segnalare, compresi quelli di deambulazione, è attivo il numero della Protezione civile 0481/383480. Sono una decina le persone fragili residenti nella zona interessata, i cui casi sono stati presi in esame immediatamente dai servizi sociali del Comune in stretto contatto con Asugi.

    Le parole di Ziberna

    «È una delle 600 bombe che vennero sganciate oltre 70 anni fa sulla stazione ferroviaria». A fornire il dato è il sindaco Rodolfo Ziberna, a poche ore dall’evacuazione dopo il rinvenimento del sesto residuato bellico in meno di un anno. «Parliamo - aggiunge il primo cittadino - di ordigni di peso importante, da 500 libbre». Il sindaco chiede la collaborazione dei cittadini a 360 gradi. «Faccio un esempio: se una famiglia che conosciamo è in ferie e ci risulta debba rientrare sabato (oggi) se non domenica (domani), è bene avvisarla che ci sarà un’evacuazione a causa del ritrovamento di una nuova bomba. Diamoci una mano - l’appello di Ziberna -. Le priorità sono la prevenzione e l’incolumità». L’amministrazione formula anche un consiglio. «Andate al mare, ai giardini, al fresco o in qualche centro commerciale. In poco più di un paio d’ore, tutto tornerà nella normalità».

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