Truffa bancaria, le rubano oltre 36 mila euro: ne recupera 27 mila con Adiconsum
L’ennesima truffa telefonica, stavolta finita con il lieto fine grazie all’intervento dell’Adiconsum Venezia, che è riuscita a recuperare gran parte della somma rubata indebitamente da un conto corrente.
Infatti, grazie alla conciliazione della presidente Jacqueline Temporin Gruer, la vittima è riuscita a ottenere 27.282,99 euro sui 36.948.93 euro che il malfattore era riuscito a impadronirsi in otto giorni.
Questo perché vi è stata una cooperazione “involontaria” della donna con il frodatore, avendo fornito tutti i dati per eseguire le operazioni rivelatesi fraudolente. Protagonista della storia una 34enne, S.F., seguita da Adiconsum Venezia, che nasce sotto il segno di due date: il 23 dicembre e il 27 dicembre, sempre del 2023.
All’antivigilia di Natale, la donna riceveva un messaggio firmato Ing Italia dove veniva informata che la sua carta di credito era stata sospesa per problemi di sicurezza e avrebbe dovuto chiamare un numero di telefono con prefisso Milano (02).
S.F., infatti, ha un conto abbinato alla sua azienda in Banca Ing dove riceve i pagamenti ed effettua i bonifici per il pagamento dei dipendenti. Così il 27 dicembre scorso veniva contattata via telefono proprio da questo numero di telefono e dall’altra parte c’era un uomo, con inflessione meridionale, che si è presentato come un operatore della Banca Ing.
La scusa è semplice: a causa del passaggio dal vecchio al nuovo cellulare della 34enne, si erano verificati dei problemi con l'autorizzazione ai pagamenti online che dovevano essere subito risolti.
A quel punto, l’uomo dava anche parte delle cifre che compongono il numero della carta di credito della malcapitata. Dunque, tutte informazioni vere, che hanno tratto in inganno S.F., convinta davvero di avere a che fare con operatore dell’istituto di credito.
Niente le faceva pensare a una truffa. Così alla donna è stato chiesto di fornire i codici della carta di credito e di quella a debito e di dare le risposte a due delle tre domande di sicurezza utili a impostare il nuovo Pin. Non solo, l’uomo ha chiesto alla 34enne di disinstallare l’applicazione dal proprio telefonino e reinserirla in un secondo momento quando glielo avrebbe comunicato.
Non avendo con sé la carta di debito, la vittima ha fornito i dati della carta di credito e l’interlocutore la rassicurava dicendo che sarebbe stata richiamata in un secondo momento per avere altri dati.
A quel punto, il finto operatore dava appuntamento telefonico alla donna per il pomeriggio del 28 dicembre, momento in cui la donna ha fornito il numero della carta di debito e il codice di sicurezza. Il malvivente non ha chiesto la carta d’identità ma la signora aveva caricato il documento sul sito della banca solo pochi giorni prima. Nei giorni successivi, la 34enne non ha mai usato la carta e, non avendo l’applicazione installata sul telefono, non ha mai controllato il conto corrente.
Solo la mattina del 3 gennaio 2024 si è resa conto di essere stata vittima di una truffa, perché un’operatrice antifrode della Banca Ing (stavolta vera) che c’erano dei pagamenti (bonifici e pagamenti a tabaccai o supermercati) che la stessa 34enne negava di aver fatto. In totale, un centinaio di movimenti di vari importi (anche un bonifico da 19.800 euro verso un’azienda edile campana) iniziati il 27 dicembre 2023 e conclusasi proprio il 3 gennaio 2024 con il blocco della carta. Ed è corsa al commissariato di polizia.
«Bisogna monitorare spesso il proprio conto, anche attraverso il sito internet – spiega la presidente di Adiconsum Jacqueline Temporin Gruer – per controllare eventuali movimenti sospetti o attività irregolari. Purtroppo continuano le truffe bancarie, che trovano terreno fertile nel digitale: mai fornire dati a persone sconosciute ma, al contrario, fare sempre una verifica con il proprio istituto di credito. Poi è fondamentale denunciare l’accaduto, perché poi diventa importante in sede di controversia».
Gli oltre 27 mila euro sono stati rimborsati nei giorni scorsi.