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Ivrea, visita dei radicali in carcere: “Denuncia al ministro Nordio per il reato di tortura”

IVREA. Nella mattina di sabato 24 agosto Filippo Blengino, tesoriere dei Radicali, è entrato insieme a una delegazione all'interno del carcere di Ivrea per verificarne di persona le condizioni: “Abbiamo trovato una situazione molto simile ad altri istituti italiani, con un sovraffollamento pari al 143%. Inaccettabile in relazione al rispetto di legge e dignità umana. Un disagio psichico notevole, persone con tagli sulle braccia e diversi tentativi di suicidio. Nella gran parte dei casi, i detenuti si trovano in carcere per aver violato un singolo articolo del testo unico sugli stupefacenti. I problemi non riguardano solo i detenuti, ma anche i detenenti, c'è una carenza allarmante di sovrintendenti e ispettori tra la polizia penitenziaria, che ricordiamo è il lavoro con il più alto tasso do suicidi, sette da inizio anno. Come radicali abbiamo presentato già quattro denunce al ministro Nordio per il reato di tortura, oggi presenteremo la quinta, perché riteniamo che in questi istituti la nostra Repubblica stia letteralmente torturando i detenuti che dovrebbe rieducare. Denunceremo Nordio e Ostellari anche per il carcere di Ivrea”.
Riguardo alle recenti rivolte avvenute anche nel carcere eporediese, con due detenuti che sono andati in escandescenza e hanno distrutto i computer (monitor, tastiere) ed altre suppellettili, Blengino ha affermato che: “Il clima è sicuramente teso, ma sono tensioni ordinarie che si ritrovano in tutte le strutture simili, non particolarmente intense rispetto ad altri istituti che abbiamo visitato”.

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