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Il recupero dell’ex caserma Prandina comincia dal parcheggio: al via progetto e bonifica

Sono stati affidati i lavori di progettazione e bonifica del parcheggio boscato del parco delle Mura di San Benedetto che sorgerà nell’area dell’ex caserma Prandina. Sarà Aps a occuparsi della realizzazione dell’area di sosta, per la quale si prevede una spesa di 90 mila euro. Sorgerà un parcheggio con una superficie permeabile e ornata da alberi.

Rispetto all’attuale, il park sarà spostato più a sud verso via San Prosdocimo: da 180 posti auto si arriverà a 250.

Un’opera, quindi, di recupero e rigenerazione di un’area degradata come è appunto quella di Prandina, che sarà affidata a due aziende: una del padovano, STS Ingegneria; l’altra di Perugia, la Abacus.

«Aps si sta occupando del parcheggio e di bonificare le altre aree in più rispetto a quella assegnata. Hanno già affidato i lavori e anche noi a breve lo faremo, per cui rispetteremo i tempi», assicura il vicesindaco Andrea Micalizzi.

«Prima di dismettere il parcheggio attuale, avremo l’altro a disposizione». Il nuovo parcheggio sarà più vicino al centro storico, a 500 metri a piedi da piazza Capitaniato, passando attraverso il monastero della Visitazione e via del Patriarcato. Per realizzarlo, sostiene Micalizzi, «si utilizzeranno i più alti e moderni standard di sostenibilità e permeabilità».

Lo spazio per le auto però è solo una piccola parte del progetto di riqualificazione dell’ex caserma. Per il parco che nascerà tra corso Milano e via Orsini l’amministrazione è pronta a spendere 4 milioni, di cui 3,5 recuperati dai finanziamenti del Por Fesr regionale, da cui il parcheggio rimane fuori. Non è coperta dal finanziamento neanche la ristrutturazione dei tre edifici, ex scuderie, che resteranno in piedi perché vincolati dalla Soprintendenza.

«Stiamo cercando un bando ad hoc per il recupero di altre risorse», spiega Micalizzi.

Gli spazi dell’ex caserma saranno deimpermeabilizzati e riportati a verde per garantire continuità con le mura, dopo la bonifica indispensabile. Inoltre, per non far saltare il finanziamento europeo, entro dicembre dovrà essere approvato il progetto esecutivo del parco.

«Entro l’anno completeremo la progettazione di un’area che sarà di grande pregio e importantissima per la città», prosegue Micalizzi. «Un parco da oltre 50 mila metri quadri in pieno centro storico e che va a recuperare una zona degradata, pavimentata e asfaltata, trasformandola in area verde.

L’aspettativa è alta anche perché gli undici raggruppamenti che si sono presentati per la progettazione sono di grande livello. Si tratta di un bando di respiro internazionale, per cui anche studi da fuori Italia se ne stanno occupando. È un’operazione che allarga il centro e lo fa realizzando una nuova e grande piazza per corso Milano, un parco verde, indice di sostenibilità importante. Sarà un luogo europeo».

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