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Trabucco torna nel gruppo Pd: centrosinistra verso l’unità a Venezia

Anche Gianluca Trabucco, consigliere comunale dei Verdi progressisti e segretario metropolitano di “Articolo Uno” torna nella fila del Partito Democratico in consiglio comunale. Di conseguenza si rafforza il gruppo Pd in Comune che passa da sette a 8 consiglieri.

I Verdi progressisti scendono ad un solo consigliere, il sociologo Gianfranco Bettin. Nessuno strappo nel gruppo della sinistra ambientalista. Anzi, come precisa Trabucco, questo è l’atto finale di un percorso «iniziato nei primi mesi del 2023 che ci aveva portato, partecipando al congresso e alle primarie del Partito Democratico, a dare il nostro contributo per l’elezione di Elly Schlein a segretaria nazionale e alla condivisione del manifesto del nuovo Partito Democratico».

E ribadisce. «La nostra presenza dentro il nuovo Pd ha come senso quello di continuare a valorizzare la spinta al cambiamento che Elly Schlein ha rappresentato e rilanciarla con coraggio senza paura di rompere schemi e resistenze che hanno allontanato il partito da larghe fasce della società». È sui temi che si è rinsaldato il rapporto dopo il divorzio del passato. Il Pd della Schlein non è quello di Renzi perché i temi sociali sono tornati al primo posto: la lotta alle diseguaglianze, la questione ambientale, il rapporto tra stato e mercato. L’approdo di Trabucco (sposato e padre di quattro figlie) è stato anticipato nel corso del 2023 dal passaggio da “Articolo Uno” al Pd di altri esponenti locali della cosiddetta ala bersaniana.

Gabriele Scaramuzza e Margherita Lachin dal febbraio 2023 sono nella assemblea nazionale. A dicembre 2023, Michele Mognato, ex assessore ed ex parlamentare , è entrato in direzione nazionale. Ora gli effetti a livello locale. Lachin, Mognato e Scaramuzza entrano in queste ore nella direzione metropolitana dei Dem. Scaramuzza entra anche in segreteria regionale. Trabusso lascia la casa dei Verdi e progressisti e torna nel Pd.

«Tutto questo per confermare, insieme ad altre donne e uomini dei diversi comuni della città metropolitana di Venezia che in questi anni avevano partecipato all’esperienza di Articolo Uno, il nostro contributo politico di idee, proposte e di militanza. In questi mesi il Partito Democratico ha rafforzato la sua proposta politica di costruzione di un campo alternativo alla destra che governa il Paese, mettendo al centro i temi sociali del lavoro, della salute, della casa e di un fisco giusto e progressivo», spiega Trabucco. E ora, ribadisce, anche «il Veneto e Venezia meritano un nuovo governo».

Con Gianfranco Bettin la collaborazione prosegue senza timori. Proprio l’asse Pd-Avs, che alle ultime Europee in città - messi assieme - ha sfiorato il 40%, è il collante per ragionare su una coalizione capace di vincere le prossime amministrative a Venezia. Ma intanto si torna a casa. Non un «traguardo ma un inizio», dice Trabucco. E precisa: «Queste decisioni e scelte sono state a lungo discusse e condivise positivamente con il segretario metropolitano Matteo Bellomo e con il capogruppo in Consiglio comunale Giuseppe Saccà. In questi anni l’attività con il gruppo Venezia Verde Progressista è stata un’esperienza importante e sono certo che proseguirà un lavoro amministrativo e politico per dare un nuovo governo alla nostra città».

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