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US Open, Osaka: “Gauff gestisce bene la pressione, io non sono stata così brava”

Naomi Osaka, due volte campionessa dello US Open, è pronta a tornare sui campi dello Slam statunitense per la prima volta dopo la maternità. La sua stagione 2024 è stata ricca di alti e bassi fino a questo momento e non le ha regalato grandi soddisfazioni, ma la giapponese è una tennista che non ha bisogno di alcuna presentazione e sarebbe sempre preferibile leggere il proprio nome lontano dal proprio in ogni tabellone, soprattutto a New York. Intervistata in conferenza stampa, l’ex numero 1 del mondo ha descritto le sue sensazioni prima del suo debutto nell’ultimo Major stagionale.

D. Hai recentemente parlato di non sentirti bene nel tuo corpo a volte. Come ti senti adesso?

“Sì, non so se forse è dipeso dal repentino cambio di superfici: non mi era mai capitato in carriera di passare dalla terra battuta all’erba, poi nuovamente alla terra battuta e poi al cemento qui nel giro di così poco tempo. Sentivo di non essere in grado di colpire la palla nel modo in modo in cui so di poter fare. Questa sensazione è stata frustrante, c’era la percezione di non sentire la palla in maniera adeguata. Penso comunque mi sentirmi molto meglio adesso, quantomeno mi sto allenando ad un livello alto e spero di poter replicare questo livello anche in partita. Sono certa mi servisse molto allenamento sui campi in cemento, questo è certo”.

D. Coco Gauff parlava delle difficoltà di essere la campionessa in carica di uno Slam. Come hai vissuto tu la stessa esperienza in passato?

“Ho sempre trovato complesso tornare in uno Slam da detentrice del titolo. Dovreste però chiedere a Sabalenka se volete avere informazioni più recenti, lei ci è anche riuscita con successo in Australia (sorride). Per quel che mi riguarda, penso che, quando mi è capitato di essere la campionessa in carica, mi sono sempre concentrata troppo sui punti che avrei potuto perdere e tutti questi discorsi qui. Non sono mai riuscita a vedere quei tornei semplicemente come nuove opportunità per far bene e vincere, indipendentemente da quel che era accaduto l’anno precedente”.

D. Sapresti dare qualche consiglio a Gauff in questo senso?

“Mi viene un po’ da ridere perché, come vi ho sempre detto, non credo che io sia la persona giusta per dare consigli in questo senso (sorride). Credo che lei stia sopportando molto bene la pressione, si trova alla terza posizione della classifica mondiale e questo è fantastico. Non so, io trovo molto piacevole vedere i suoi progressi e seguire il suo percorso. Ognuno ha la sua carriera, ognuno ha la sua vita, ed è bello per me vedere come lei si sta evolvendo. Il mio consiglio è molto semplice: qualsiasi cosa accada, guarda avanti. Penso Coco sia una persona con la testa sulla spalle”.

D. Ti senti meglio allo US Open, visti i bei ricordi che avrai qui in quanto due volte campionessa?

“Mi ero sempre ripromessa di avere fiducia in me stessa, di essere fiera di quello che sono. Quest’anno ho giocato alcuni match molto complessi e questo ha un po’ affossato questo livello di fiducia. Non credo di aver giocato male, ma ho affrontato giocatrici molto forti. Ciò mi ha anche aiutata da un certo punto di vista, questo sì. Credo che venire qui allo US Open mi aiuti molto, ho dei ricordi molto belli. Non penso ai due trofei che ho vinto gli anni scorsi (2018 e 2020, n.d.r.), piuttosto ricordo quando venivo qui da bambina, perché sono cresciuta frequentando questo torneo per vedere i miei tennisti preferiti: Rafael Nadal, Serena e Venus Williams, Maria Sharapova. È questo tipo di nostalgia dell’infanzia che mi piace provare quando mi trovo qui”.

D. Hai obiettivi di ranking in questo momento, ad esempio tornare in Top 10?

“Quando vidi la finale dell’anno scorso tra Gauff e Sabalenka, non vedevo l’ora di tornare a competere anche se non conoscevo bene il livello che avrei potuto esprimere. Quando sono rientrata in Australia e al Roland Garros, posso dire che sono rimasta un po’ sorpresa nel vedere quanto alto possa ancora essere il mio livello. Voglio tanto tornare in Top 10, ma mi rendo conto di quanto sia complesso essere lì e penso che purtroppo non sia possibile affrettare il processo”.

D. Un commento sul tuo match di primo turno: affronterai Jelena Ostapenko.

“Sarà molto divertente, Jelena è onestamente una delle colleghe che preferisco veder giocare. Siamo un po’ agli antipodi come persone e giocatrici, e io la rispetto tanto. È stata la prima a vincere uno Slam (Roland Garros 2017, n.d.r.) tra le ragazze della mia generazione. È una grande campionessa, non vedo l’ora di affrontarla”.

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