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All’ex stazione di Cortina spuntano i vecchi binari: stop ai lavori

Si scava sotto l’asfalto in stazione ed emergono i binari della ex ferrovia. E così scatta la tutela del bene culturale. Sono iniziati lunedì 29 luglio i lavori al cantiere dell’ex stazione ferroviaria di Cortina, intervento finalizzato all’eliminazione dell’asfalto per effettuare la bonifica bellica e verificare l’eventuale presenza di residui archeologici, come autorizzato dal Soprintendente Vincenzo Tiné, e ora sotto al manto di asfalto compaiono i binari del treno.

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Arriva dunque un primo stop al lavoro preliminare del piano di riqualificazione dell’ex stazione ferroviaria, come da progetto di finanza tra pubblico e privato, dove il privato ristrutturerà alcuni edifici della stazione (non tutti) in cambio della cessione da parte del Comune di una parte dell’area della stazione, nonché di crediti edilizi per poter edificare volumi residenziali, commerciali ed un albergo.

L’area è un bene soggetto a tutela, a norma del Codice dei beni culturali e del paesaggio, e che viene considerato come un “unicum” di cui vanno preservate la leggibilità e la percezione di insieme, oltre che delle singole parti. Per questo motivo serve l’autorizzazione del Soprintendente per qualunque lavoro venga svolto. Al momento manca il permesso di andare avanti con l’opera complessiva (ai sensi dell’art. 21, comma 4 del D. Lgs. 42/2004, dove si dichiara tutto il complesso dell’ex stazione di interesse culturale) mentre è stata rilasciata l’autorizzazione (il 9 luglio scorso) per l’esecuzione degli interventi di scarificazione dello strato superficiale d’asfalto e di rimozione del bauletto di riempimento della fondazione del parcheggio dell’area, al fine di consentirne la bonifica bellica.

Il soprintendente Vincenzo Tiné, dopo aver rilasciato l’autorizzazione, ha stabilito la piena osservanza di alcune prescrizioni: innanzitutto, chiede che venga installato opportuno sistema di monitoraggio delle vibrazioni su tutti i fabbricati oggetto di tutela nell’ambito di intervento; inoltre che le operazioni di scavo siano realizzate con opportuna cura al fine di scongiurare l’ipotesi di danneggiamento degli ex binari, potenzialmente inclusi all’interno del cassonetto stradale.

Nel caso di ritrovamento dei binari, la Soprintendenza ha chiesto di essere: «Immediatamente avvisata per le opportune scelte in materia». Come prevedibile, appena è iniziata la rimozione dell’asfalto sono emersi i binari che, come si vede dalle mappe e dalle foto d’epoca, si trovano sull’intera superficie ora coperta dall’asfalto. Il ritrovamento ha fatto scattare la tutela e la Soprintendenza dovrà stabilire il da farsi. Il Decreto di vincolo è molto rigido riguardo al bene tutelato. Si tratta infatti di un particolare esempio di compendio di archeologia industriale e un significativo esempio dell’organizzazione funzionale e delle caratteristiche architettoniche e costruttive delle stazioni di inizio novecento, compresi i fabbricati accessori e di servizio e le relative pertinenze.

Insomma, nelle intenzioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, tutta l’area andrebbe preservata così com’è e bisogna capire come si potrà proseguire con il progetto approvato dall’amministrazione comunale di Cortina. —

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