Gorizia, il Festival mondiale del Folklore parla caraibico: successo della Martinica
GORIZIA. Il colore, il ritmo, i costumi della Compagnie de danse “Pom’Kanel” dalla Martinica hanno conquistato il pubblico del Festival Mondiale del Folklore.
Al gruppo di Basse Pointe è andato il Trofeo “Castello di Gorizia”, ovvero il Premio Simpatia conferito dalla giuria popolare. Apprezzata soprattutto la vivacità dei balli caraibici ma anche la cura che la compagnia ha nel rievocare le proprie tradizioni popolari, con trucchi accesi e coreografie ispirate al lavoro e alla vita quotidiana in Martinica. Fondata nel 1984, la Pom’Kanel è considerata una delle migliori compagnie di danza popolare e tradizionale nel Paese. Il premio del pubblico è solo uno dei tanti riconoscimenti che sono stati attribuiti ieri in piazza Vittoria, dopo la 57esima parata che ha visto sfilare nel centro cittadino tutti i gruppi partecipanti. Il clou della manifestazione ha coinvolto anche i gruppi dal resto del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia.
Molto attesi erano anche gli Oscar del Folklore assegnati dalla giuria internazionale. Stefano Minniti, il presidente dell’associazione Etnos che organizza l’evento, ha voluto spiegare le differenze tra i diversi premi, sottolineando il valore del lavoro delle giurie. «Ci sono due aspetti: da un lato la giuria internazionale e dall’altra il premio del pubblico. La prima ha una rilevanza perché ci inserisce in un circuito mondiale e valuta gli aspetti tecnici dei gruppi, come le musiche, i costumi, l’originalità, le danze. Non meno importante il peso della giuria popolare. I voti vengono raccolti solo tra le fila di chi ha seguito gli spettacoli di un’intera serata», ha spiegato Minniti a margine della manifestazione. Non si tratta di valutazioni improvvisate: la giuria internazionale sabato ha discusso fino alle 2.30 di notte, mentre la mattinata di ieri ha visto il conteggio delle tantissime schede raccolte tra il pubblico.
Venendo ai premi, gli Oscar del Folklore sono stati assegnati con le seguenti motivazioni: al “Folk Ensemble Vah” di Púchov (Slovacchia) per la coerenza con la tradizione del repertorio di musica, canto e danza; ai “Fopack music and dance ensemble” di Nairobi (Kenia) per l’interessante presentazione di un rito tradizionale; al “Folklore Group Vinko Korže” di Cirkovce (Slovenia) per la coerenza con la tradizione della presentazione complessiva; all’“Asociacion Cultural Cidan Mi Peru” di Lima per la varietà della presentazione delle danze andine e al Gruppo di danze storiche tradizionali “Ij Danseur del Pilon» di Torino per la fedeltà al patrimonio tradizionale e l’eccellente capacità di trasmetterle alle nuove generazioni. Anche la compagnia della Martinica ha preso un Oscar del Folklore, per la dinamicità e il colore nell’esecuzione delle danze locali. Stesso premio per gli Sbandieratori Cavensi di Cava de’ Tirreni (Sassari) e la loro efficace e coinvolgente esecuzione, unita all'estrema disponibilità nella realizzazione degli eventi del Festival.
Assegnati anche quest’anno il Memorial “Sergio Piemonti”, andato al Centro per la conservazione e la valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco, e il Premio antropologico “Tullio Tentori" andato ai Danzerini di Lucinico, al gruppo Santa Gorizia e al gruppo “Michele Grion” di Capriva del Friuli, per la capacità di rappresentare efficacemente il proprio patrimonio culturale nel solco della tradizione etnica e nel contesto del dialogo, oltre i confini, tra gli uomini e i popoli.