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Bauli è in salute e acquista la Girella. I sindacati: «Aumento salariale ad Orsago»

Il Gruppo Bauli, di cui fa parte anche lo stabilimento ex Doria di Orsago, ha annunciato l’ambizioso obiettivo di un miliardo di fatturato entro il 2030. Il sindacato è soddisfatto delle relazioni con l’azienda e chiede un aumento salariale per Orsago.

Il Gruppo intanto perseguirà l’obiettivo fatturato attraverso la diversificazione e l’innovazione delle categorie di prodotto, dei canali di vendita e il rafforzamento della presenza nei mercati esteri chiave. L’investimento nel biennio 2024-25 sarà di circa 82 milioni di euro.

I due brand iconici del Gruppo, Bauli e Motta, saranno oggetto di una profonda trasformazione e di un riposizionamento. Bauli diventerà la “capogruppo”, ottimizzando la propria offerta e andando a includere anche alcuni prodotti iconici come il Buondì e l’arcinota Girella.

Motta subirà un vero e proprio riposizionamento: con la sua expertise pasticcera su alcuni dei prodotti più iconici in Italia, a partire dal Panettone di Milano, diventerà il brand premium del Gruppo.

Nel 2006 Bauli ha acquistato l'azienda trevigiana Doria, produttrice dei biscotti Bucaneve, Atene e Doriano.

Quali saranno le novità del nuovo riassetto per lo stabilimento di Orsago? Il sindacato non ha ricevuto ancora una specifica comunicazione, considerato il periodo di ferie. O meglio, in piena estate alla Doria si è continuato a lavorare senza soluzione di continuità. Ovviamente assicurando il legittimo riposo a scaglioni. Il sito chiude una settimana solo tra Natale e Capodanno.

«La Doria rappresenta un punto di forza per Bauli – afferma Andrea Meneghel, segretario della Fai Cisl -. Ad Orsago si confezionano prodotti cosiddetti “continuativi”, mentre a Verona si fanno quelli stagionali. Le nostre produzioni orsaghesi, pertanto, sono caratterizzate dalla stabilità. Nei prossimi giorni, al rientro dalle ferie, cercheremo i necessari contatti per capire quali sono le prospettive e gli eventuali progetti».

L’organico oscilla oggi tra i 140 ed i 150 collaboratori. L’azienda sta utilizzando anche della somministrazione, per cui significa che ha un supplemento di commesse.

Meneghel conferma che le relazioni industriali con la Bauli sono positive, garantite da un Gruppo che per dimensioni ha tutta la convenienza di rispettare contratti e rapporti di collaborazione. Ai tempi della gestione-Doria non mancavano infatti le tensioni, anche per la particolare animosità della comunità interna e del territorio. La Bauli ha operato recentemente significativi investimenti ad Orsago che lasciano intendere la volontà da parte aziendale di consolidare il sito.

Ed ecco che il sindacato, con questi presupposti, immagina di poter fare qualche richiesta di supplementi: sia di valorizzazione delle figure professionali in termini normativi, ma anche di riconoscimento salariale: «Siamo all’interno di un grande Gruppo, in crescita. Ci sta un di più di attenzione per le risorse umane» conclude Meneghel.

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