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Turisti disorientati dalla nuova viabilità in uscita da Muggia, ma il test del traffico per ora è superato

MUGGIA A una settimana dall’entrata in vigore delle modifiche alla circolazione stradale, Muggia inizia a fare l’abitudine alla nuova viabilità, destinata a segnare l’ingresso e l’uscita di automobili e autobus «per lungo tempo». Non sarà semplice infatti rimettere in sicurezza il manto stradale nei pressi di largo Caduti per la Libertà, dopo che le ispezioni dei sub nei primi giorni di agosto hanno evidenziato le condizioni deteriorate delle volte sotterranee che sorreggono l’asfalto.

Un esito «sconcertante», per usare le parole del sindaco Polidori, che ha costretto a un intervento celere e drastico, rivoluzionando uno dei punti nevralgici di accesso al comune rivierasco.

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Le conseguenze, sul fronte del traffico, sono state almeno finora contenute. La domenica, nonostante il flusso maggiore di veicoli rispetto agli altri giorni della settimana, è trascorsa in modo abbastanza tranquillo, senza che si creassero delle code o disagi particolari attorno all’area del futuro cantiere.

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L’unica segnalazione, più curiosa che deleteria, riguarda proprio la rotonda – o “coppa giratoria”, per usare il linguaggio tecnico – di largo Caduti per la Libertà: molti turisti, ignari delle modifiche e del senso unico nel tratto finale di via Battisti, sono stati costretti a percorrerla a vuoto più di una volta, prima di capire che l’unico modo possibile per uscire da Muggia era imboccare via Frausin.

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Il nuovo assetto non lascia infatti alternative: il tratto compreso tra via Battisti e largo Caduti per la Libertà può essere percorso solo in entrata – dunque da chi proviene da Trieste – mentre in uscita è necessario svoltare per via Frausin, tornando su via Battisti tramite via di Santa Barbara, cui è stato cambiato il precedente senso di marcia.

Probabilmente il “girotondo” dei turisti (e non solo loro) continuerà nelle settimane e nei mesi a venire. Finora, infatti, l’unica certezza è che i lavori non saranno brevi. Lo stesso Polidori, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, è rimasto sul vago, lasciando però intendere che è meglio familiarizzarsi da subito con i cambiamenti alla viabilità. Proseguono in questi giorni i rilevi per studiare al meglio le fasi dell’intervento, di cui è impossibile allo stato attuale stimare le tempistiche.

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D’altronde, l’operazione di messa in sicurezza delle volte dovrà sopperire a una carenza di manutenzione durata per decenni, come non ha mancato di sottolineare Polidori. Ed è lo stesso sito di piazza Caduti per la Libertà a rendere più difficoltoso il lavoro: lungo il lato dove sorge il Distretto sanitario scorrono due torrenti che proprio in quel punto si incontrano prima di sfociare nel mare. Tutto, insomma, è in attesa di essere chiarito (senza dimenticare l’aspetto economico, sicuramente non secondario). La consolazione è che – fino a questo momento – il traffico muggesano ha tenuto. —

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