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Due registi e un costumista animano BorGo Cinema a Gorizia

Con l'arrivo a Gorizia del costumista premio David di Donatello 2024, Sergio Ballo, l'attore e regista tedesco Christopher Buchholz e il regista di origine abruzzese Lorenzo Pallotta, parte la seconda sessione del percorso di residenze artistiche Via della Creatività.

I tre ospiti sono accolti per tre settimane in Borgo Castello dove trova sede BorGO Cinema, il progetto cultural-cinematografico promosso da quattro eccellenze cinematografiche di Gorizia (Palazzo del Cinema-Hiša filma, Cross-border Film School, Kinoatelje, èStoria). Dopo una prima, fortunata, residenza nello scorso mese di luglio, “Via della Creatività” – organizzata da Palazzo del Cinema a cura del regista e produttore cinematografico Francesco Ranieri Martinotti, presidente di Anac – riporta adesso nello spazio di via Rastello, denominato Bottega delle Storie, tre artisti che proprio in una città ricca di tradizione e storia come Gorizia cercheranno ispirazione e spunti creativi per sviluppare i loro nuovi progetti cinematografici.

Diplomato come assistente regista alla Civica Scuola D’arte Drammatica Piccolo Teatro di Milano, Sergio Ballo firma dapprima la regia di alcuni spettacoli teatrali, ma poi si avvicina casualmente al mondo del costume cambiando orientamento artistico, il che gli consente di vincere tra il 2000 e il 2024 tre David di Donatello per i costumi dei film di Marco Bellocchio (La Balia, Vincere e Rapito).

Il progetto sul quale Ballo si concentrerà nel suo soggiorno goriziano riguarda lo sviluppo della scrittura per un film sulla vita di Aldo Finzi, figura controversa del regime fascista.

Ebreo, ma anche camerata della prima ora, fu sottosegretario del Ministero dell'Interno di Mussolini. Inviso ai nazisti per le sue origini giudaiche e per le sue presunte simpatie partigiane, dopo l’8 settembre fu arrestato e incluso tra coloro che furono uccisi per rappresaglia alle Fosse Ardeatine. Oggetto della riluttanza e della rimozione storica sia da parte della comunità ebraica sia da parte delle forze che liberarono l'Italia, Aldo Finzi non è mai stato raccontato al cinema.

Christopher Buchholz, figlio d’arte (il padre, l’attore Horst, è stato l’indimenticabile “Chico” ne “I magnifici 7” di John Sturges), dopo aver recitato in oltre 50 film tra Francia, Italia e Germania (tra i quali “Al di là delle nuvole” di Antonioni) è diventato anche regista e sceneggiatore. Fino al 9 settembre, dalle vetrine di BorGo Cinema di via Rastello 57, sarà possibile osservarlo impegnato nel lavoro di scrittura del lungometraggio intitolato “To bite or not to bite”, una storia di vampiri ambientata nel castello di Gorizia.

Il terzo ospite è il regista under 35 Lorenzo Pallotta, che ha frequentato l'istituto Sae di Milano e ha lavorato come assistente alla regia per Paolo Sorrentino nel film "Loro" (2017). Il progetto che sarà al centro della sua residenza goriziana s’intitola “L’inventore di sogni”: una storia ambientata in un’area di confine tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, protagonista l’undicenne Mattia e suo fratello, le cui vite verranno sconvolte dall’improvviso ritorno del padre.

«Dopo il sudafricano Medea, il napoletano Gaudino e la veneta Sandri, che hanno decretato il successo della prima sessione di Via della creatività, gli artisti che abbiamo selezionato, anche insieme a Carolina Lantieri, per questa nuova residenza - spiega il curatore Francesco Ranieri Martinotti - vogliono raccontare storie molto diverse tra loro, sia per i soggetti che per i generi, il che dimostra la grande vitalità del cinema e dei suoi protagonisti».

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