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Progetto nuova stazione di Mestre, al via le bonifiche

Tra settembre e dicembre 2024, partono le prime opere di demolizione e poi le bonifiche ambientali e belliche. Da gennaio 2025 il via alle prime urbanizzazioni. Nuova stazione ferroviaria di Mestre: a Marghera gli investitori della Cediv Spa ( gruppo Salini) si preparano a partire. Sono alcuni degli attori fondamentali del piano che tra interventi pubblici, di Ferrovie, e dei privati muovono cantieri per 350 milioni di euro.

Nuova stazione

Anzitutto ci sono i 100 milioni di investimento per la nuova, moderna, stazione ferroviaria, presentata da Rfi del gruppo Ferrovie, Regione e Comune lo scorso febbraio. Obiettivo, annunciato, aprire i cantieri dalla fine di quest’anno. Una rivoluzione, con la stazione nuova e il ponte sopra i binari tra Mestre e Marghera, su cui nelle prossime settimane si attendono novità operative.

Torri e investimenti privati

E poi gli investimenti privati.

È in attesa di conferme la previsione di due torri alte cento metri sul lato Mestre (ex Poste-Favretti e legate all’azione di Sistemi Urbani, altra società delle Ferrovie). Sul lato di Marghera la grande operazione di Cediv-Salini con torri per alberghi, direzionale, tre ettari di parco urbano e un grande parcheggio multipiano a ridosso della stazione ponte si prepara a partire. Da mesi si attendono comunicazioni da Rfi sul via alla gara per i lavori della nuova stazione di Mestre e anche il piano della nuova Questura all’ex Monteverdi, in via Ulloa, slitta di altri sei mesi.

Cediv è ai nastri di partenza forte del fatto di avere in mano un piano approvato e convenzionato con il Comune, con un contributo straordinario di 2 milioni. In via Ulloa nascerà un nuovo grande quartiere moderno con due torri, parcheggio multipiano, uffici direzionali, negozi. La prima torre sarà un albergo, per la seconda ora si parla di uno studentato.

Bonifiche e taglio alberi

Si parte con le bonifiche, doverose visto che attorno alla stazione di Mestre tanti sono gli ordigni inesplosi della seconda guerra mondiale. Ma sono bastati i primi tagli di alberi in via Ulloa che associazioni e ambientalisti a Marghera si sono allarmati, con flash mob di protesta e segnalazioni alla polizia locale. Il 27 luglio nella zona sono andati in sopralluogo tecnici della Regione e carabinieri del nucleo di tutela ambientale. Dalla Cediv Spa fanno sapere di essere disponibili a presentare, con il Comune, il piano alla cittadinanza. Ma, evidenzia il consigliere comunale Gianfranco Bettin, anzitutto serve l’attenzione dell’amministrazione comunale.

«Fare informazione sul progetto è doveroso ma finora nulla si è mosso tra Comune e Municipalità», chiarisce. Del progetto si occupano gli studi Grimshow UK, H&A associati di Venezia, Tecnic spa di Roma. Marghera avrà subito un parco urbano di 3 ettari, la promessa. Il park multipiano servirà a bloccare sulla bretella Carbonifera il traffico veicolare diretto in stazione a Mestre creando un moderno secondo affaccio alla stazione. Utilizzando il ponte, tanto voluto dalla giunta Brugnaro, si arriverà ai binari e a Mestre.

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