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Don Medeot: da Grado al Giappone sulla Vespucci,  cappellano dell’Accademia di Livorno

GRADO. Domenica ha celebrato la messa nella basilica di Sant’Eufemia prima di prendere l’aereo e volare in Giappone per imbarcarsi sulla prestigiosa nave-scuola Amerigo Vespucci, a bordo della quale navigherà tra Giappone e Australia. Dopo 13 anni don Gianni Medeot, tenente di vascello in via di promozione al grado superiore, lascia la Scuola navale militare Morosini di Venezia: è stato nominato cappellano militare dell’Accademia navale di Livorno. E ora, tra le sue incombenze pastorali, c’è anche l’assistenza spirituale proprio sulla Vespucci. Niente più viaggi con la “Torsiolona”, la sua “batela” con la quale si spostava da Grado a Venezia per poi girare lungo i canali del capoluogo veneto. Ora, dunque, tocca all’Amerigo Vespucci. Non è la prima volta che don Gianni si imbarca sulla Vespucci. Sulla nave-scuola della Marina italiana aveva già compiuto come marinaio, dal 2001-2003, il primo giro del mondo della stessa Vespucci. Come cappellano era stato imbarcato nel 2009 per la campagna estiva nel Mediterraneo e nel Mar Nero e nel 2015 per un’ulteriore campagna estiva nel Mediterraneo.

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In questi anni, in tutti i momenti liberi, tornava spesso e volentieri a Grado per dare una mano alla Parrocchia celebrando le messe che, si sa, specialmente d’estate, sono particolarmente affollate. Cercava di essere presente anche per le festività natalizie e per quelle pasquali e, immancabilmente, per la “Settimana del Perdòn”, in occasione dei preparativi per la grande processione votiva di Barbana. Anzi: è stato sempre determinante, anche per quanto aveva appreso a bordo della Vespucci, per l’allestimento della barca-ammiraglia del “Perdòn de Barbana”. Si è sempre occupato, in particolar modo, del sartiame di bordo, che è davvero impegnativo, salendo anche sino in cima al grande albero della stessa barca-ammiraglia.

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Tra le sue precedenti esperienze vanno ricordate anche altre missioni militari all’estero come cappellano militare, prima in Kosovo e poi in Afghanistan. Tra l’altro, al rientro da queste missioni, era stato destinato a ricoprire l’incarico di vice-rettore del Seminario di Roma, ma aveva scelto Venezia per vivere all’aria aperta, vicino al mare, inizialmente come cappellano dei Lagunari, per poi insegnare anche alla Scuola navale militare Morosini.

Adesso, quindi, rieccolo sulla Vespucci, prima di occuparsi dell’incarico di cappellano militare dell’Accademia navale di Livorno. Una curiosità: di recente la Vespucci è passata anche per Venezia e lui, a bordo della sua “batela” con la “vela al terzo”, la “Torsiolona” appunto, vi era passato proprio accanto. Con un microbo, se vogliamo, dinnanzi al gigantesco veliero che rappresenta l’Italia in tutto il mondo e che proprio in Giappone propone anche la mostra “Italia Geniale”, che a Tokyo sarà possibile visitare sino a fine mese.

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