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Udine, piazza Garibaldi pedonale: restano le divisioni sui tempi del cantiere

UDINE. La distanza resta. Non sulla destinazione che è quella, ormai nota, della pedonaliazzione, ma sulla strada per arrivarci. Il vertice di maggioranza convocato lunedì 26 agosto dal sindaco Alberto Felice De Toni non è bastato a chiudere il cerchio e a stabilire le prossime tappe del futuro di piazza Garibaldi.

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Con il vicesindaco Alessandro Venanzi che guida il gruppo di chi invoca prudenza e chiede un progetto definitivo per riempire la piazza e anche nuovi posteggi prima di procedere con la chiusura al traffico e l’assessore alla Viabilità e Lavori pubblici Ivano Marchiol che ne fa una questione di sicurezza, antemponendo la tutela degli studenti della scuola media Manzoni alle richieste dei commercianti forte anche dei numeri registrati da Ssm che, a suo dire, certificano la mancanza di una problematica reale sul fronte della sosta.

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«Il 95% degli attuali utenti del parcheggio di piazza Garibaldi troverebbero poste nelle strutture che anche nell’orario più critico, attorno alle 11 di mattina garantiscono una media di 162 stalli liberi», ribadisce Marchiol. E quindi, anche tenendo conto dell’allargamento della Zona a traffico limitato che ha portato a trasformare 56 stalli blu in stalli per il carico e scarico e a parcheggi disabili e dell’eliminazione dei 54 stalli oggi presenti in piazza Garibaldi (ma la perdita sarà inferiore considerati cosiddetti Kiss&Go, ossia i posteggi per la sosta rapida di massimo 15 minuti, previsti nel progetto di fattibilità approvato dalla giunta), l’assessore è convinto che non ci sarà un’emergenza parcheggi «vista anche la vicinanza del parcheggio nell’ex Frigo».

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Venanzi però non la pensa allo stesso modo: «Prima di procedere con la pedonalizzazione - spiega - è necessario approvare un progetto esecutivo che chiarisca come sarà riempita piazza Garibaldi e servono nuovi posti auto in prossimità del centro».

Nemmeno il possibile via libera all’utilizzo degli stalli al Visionario (una cinquantina) secondo Venanzi risolverebbe il problema mentre l’ex Frigo è troppo lontano. La soluzione ideale in questo senso sarebbe l’area di sosta dell’Acu in via Crispi per cui il Comune ha avviato un dialogo ma nel breve periodo non sembrano esserci grandi margini di manovra.

Da qui la richiesta di Venanzi di rinviare l’intervento (e le inevitabili polemiche) che non trova d’accordo Marchiol secondo il quale avviare subito la sperimentazione «restituirebbe agli udinesi un nuovo spazio di socialità mettendo in sicurezza l’accesso alla scuola Manzoni e consentirebbe anche di testare diverse soluzioni sfruttando gli arredi tattici che sono mobili e possono quindi essere posizionate in base alle esigenze con l’obiettivo di trovare poi una soluzione definitiva».

Il tentativo di mediazione del sindaco De Toni, che ha suggerito di attendere qualche mese, per poter nel frattempo aumentare il numero dei parcheggi (oltre al Visionario il Comune tratta con la società proprietaria del parcheggio sotterraneo accanto alla Coop che disponde di 390 posti, 130 in superficie e altrettanti per ciascuno dei due piani interrati e pensa a una navetta che potrebbe garantire un collegamento rapido anche con l’area di sosta tra via Quarto e via Luzzatto, a ridosso del Terminal studenti che dispone di 150 posti) non è al momento riuscito a mettere tutti d’accordo. Al momento.

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