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Caro-Scuola: Aumenti record per il corredo scolastico

Stangata di settembre per le famiglie. Come ogni anno, con l’avvicinarsi del suono della prima campanella, ecco che il caro-scuola si abbatte sui genitori. Si spenderanno fino a 1300 euro a figlio, con aumenti che sfiorano anche il 15% per zaini e corredo scolastico e l’8% per i libri di testo. Non c’è scampo, ogni anno.

Le associazioni dei consumatori hanno fatto i conti. Secondo il Codacons i rincari maggiori sono quelli di zaini e astucci griffati. Gli aumenti in questo caso sono del 15% rispetto all’anno scorso. Per uno zaino alla moda possono servire anche 200 euro, per un astuccio completo (con penne, matite, pennarelli e gomme) 60 euro e per un diario anche 35 euro. Va meglio per i prodotti non di marca, dove l’aumento si attesta intorno al 3%. E quaderni e quadernoni? L’aumento è contenuto (1,1%), ma l’Unione Consumatori fa notare che le famiglie stanno ancora pagando i rincari degli anni passati, che si sommano a quelli di quest’anno. L’esborso “lato carta” è del 18.5% superiore rispetto a tre anni fa, del 10,4% rispetto a due anni fa. Il costo degli altri articoli di cartoleria, come penne, matite ed evidenziatori, lievita del 3,2% sul 2023, del 9% sul 2022 e del 16,1% sul 2021.

E poi ci sono i libri di testo. L’Istat ha registrato nell’ultimo mese aumenti medi quasi del 5% (4,9% precisamente). Significa l’8,1% rispetto al 2022. Tradotto in euro per le famiglie è una spesa che va dai 300 ai 700 euro a studente, a seconda della scuola e del grado di istruzione (secondaria di I o di II grado).

Così si arriva, unendo il tutto, fino a 1300 euro a figlio, per questo anno scolastico. Perché? Il responsabile numero uno è, secondo gli analisti, l’inflazione che ha portato ad un aumento del costo delle materie prime negli scorsi mesi. Ma c’è sicuramente il fattore “legge del mercato”. La continua e costante domanda di prodotti di marca porta con sé l’inevitabile incremento dei prezzi. Gli studenti chiedono lo zaino e l’astuccio alla moda? Il settore risponde guadagnandoci.

Il ritorno a scuola è dunque un salasso annunciato per le famiglie, che possono arrivare a risparmiare il 40% seguendo alcune indicazioni secondo le associazioni dei consumatori: non inseguire le mode, scegliere i punti vendita (in alcuni supermercati i prezzi dei prodotti di cartoleria sono inferiori del 30%), dilazionare gli acquisti (non serve tutto subito) e cercare le offerte in circolazione. E per i libri l’Unione Consumatori torna a chiedere la modifica della Legge 128/2011, che limita al 15% gli sconti sui testi scolastici superiori da parte di supermercati e piattaforme online. La liberalizzazione degli sconti andrebbe incontro a un sostanziale risparmio per le famiglie italiane.

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