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Da Monfalcone al Sacrario di Redipuglia il Carso brucia ancora: doppia emergenza

MONFALCONE. Ancora fuoco. Vicino al Sacrario di Redipuglia, a minacciare le case, sviluppandosi nella pineta a lato del monumento della Grande Guerra. E fuoco pure in Carso a Monfalcone. Quello di mercoledì è stato un pomeriggio da piena emergenza, a “inseguire” le fiamme da un territorio comunale all’altro.

A Fogliano alcuni residenti sono stati invitati a lasciare le loro abitazioni. In un caso l’evacuazione è stata “tassativa”: un uomo con i suoi due cani è stato infatti accompagnato dai Vigili del fuoco in zona sicura, lontana dalla sua casetta in mezzo al bosco preda delle fiamme. Considerata la particolarità dell’area, è intervenuto anche l’elicottero. Il rogo è scaturito attorno alle 15, mentre a Monfalcone era in pieno corso l’attività di bonifica di un’area di circa due ettari, a ridosso della ferrovia, in località Forcate.

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Qui l’incendio, partito poco dopo le 14, ha interessato una zona tra la Rocca e la Gradiscata. Le fiamme si sono estese per un perimetro di circa 624 metri. Il fumo si è levato con energia e intensità, mentre bruciava il piano erboso, fino a raggiungere la cima del “colle”. Nella zona carsica, rispetto alla Rocca, è attivo il cantiere per la riqualificazione della rete dell’acquedotto di Irisacqua. Le lingue di fuoco sarebbero partite proprio nell’area dei lavori. Terra, rocce e prato, incenerendo esili piante, risparmiando però il bosco. Tempestiva è stata la “catena” dei soccorsi, tra Vigili del fuoco, volontari della squadra comunale di Protezione civile provenienti da Monfalcone, Ronchi e Doberdò, oltre al personale della Stazione forestale di Monfalcone.

L’area poco impervia e di facile accesso ha permesso di contenere le fiamme attraverso le sole operazioni da terra, per essere “dichiarato” domato attorno alle 16. A ruota è seguita la bonifica, che ha richiesto una lunga azione di ripulitura in profondità del terreno per “disinnescare” le braci. Sono in corso gli accertamenti per risalire alle cause del rogo. Viene considerata in particolare l’attività in atto per la riqualificazione della tubatura idrica, che tra l’altro sarà innovativa. Nella zona del cantiere, ieri, almeno parte del terreno era ormai annerito, assieme a qualche pianta di piccole dimensioni, ridotta a cenere fumante. Tutto, comunque, rimane appannaggio di Vigili del fuoco e Forestale.

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Ciò che sarebbe da escludere qui è un’azione dolosa. Altro scenario a Redipuglia, dove verso le 19.30 l’incendio non era stato ancora dichiarato sotto controllo, circoscritto poi verso le 21. Nella casetta in mezzo al bosco il fuoco si è avvicinato fino ad un paio di metri, ma il proprietario con i suoi cani è stato posto in salvo con immediatezza. All’opera le squadre dei Vigili del fuoco del Distaccamento di Monfalcone, le squadre antincendio boschivo dei comandi di Gorizia, Trieste e Udine, con due autobotti. In campo i volontari Aib della Protezione civile e il personale del Corpo forestale regionale.

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