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Il principe Harry fonda un’università per diventare “life coach” (on line)

Il principe Harry non si ferma mai e, lasciando chi lo conosce bene piuttosto di stucco, adesso ha deciso di fondare una università. Il proposito potrebbe anche risultare lodevole, se è vero che lo studio nobilita, ma se a promuovere l’iniziativa è un principe ribelle che a scuola non si è mai distinto per grandi meriti, la notizia risulta quanto meno bizzarra. Le cronache dell’epoca nella quale Harry frequentava l’esclusivo college di Eton, infatti, raccontano di un allievo piuttosto “scarso” e lo confermano anche le voci che circolano tra gli ex compagni. “Era davvero negato per gli studi, gli insegnati erano disperati” ci ha confermato il padre di una studentessa che ha frequentato Eton qualche anno dopo e che chiede di restare anonimo.

Riprova ne è il fatto che, i risultati ottenuti alla fine del quadriennio nel college da circa 45.000 euro l’anno, furono davvero miseri, con un D che lo salvò per il rotto della cuffia in geografia e un B in arte (il massimo è A). Nessuno, dunque, si sorprese quando, dopo essere riuscito a strappare quel diploma, anziché dirigersi verso l’università, la sua carriera accademica si interruppe per dedicarsi a quella militare. Fu la Royal Military Academy Sandhurst ad accoglierlo per 44 settimane, nel 2005, ma anche da lì sono arrivate poche soddisfazioni.

Lo scorso febbraio, infatti, nella prestigiosa pubblicazione che celebrava i 200 migliori ex cadetti, c’erano tutti tranne lui. Il volume arrivava ad un anno dalla pubblicazione della biografia Il Minore nella quale Harry aveva parlato della sua esperienza come cadetto in Afganistan usando parole che non erano piaciute, soprattutto quando aveva paragonato a “pezzi di scacchi” i talebani uccisi durante i combattimenti. Interpellato dal tabloid The Sun, l’ex colonnello dell’esercito britannico Richard Kemp non si era mostrato sorpreso dall’esclusione del principe dal libro celebrativo. “Non penso che abbia fatto qualcosa di particolarmente degno di nota nel suo servizio, ma era sicuramente una persona significativa di Sandhurst” commentò Kemp aggiungendo: “Sospetto che la disarmonia tra lui e la famiglia reale abbia portato a questa decisione”.

E infatti, non a caso, a firmare la prefazione del volume c’era niente meno che suo fratello William. Ma le faide familiari probabilmente nulla potranno oltreoceano ed Harry riuscirà a fondare la “sua università” insieme alla piattaforma BetterUp senza vedersi “bocciare” da nessun dissidio frutto della sua storia passata. Di più, la laurea offerta sarà proprio incentrata sul “life coaching” ha rivelato il Daily Mail. La piattaforma di San Francisco BetterUp, infatti, si occupa di coaching ed Harry avrebbe un ruolo apicale nel board in qualità di “chief impact officer”, mansione che, nel 2021, gli avrebbe fruttato uno stipendio che il tabloid britannico stima in 1 milione di dollari.

La BetterUp University, secondo quanto riferito, sulla scia dei servizi offerti finora, che prevedono la vendita in tutto il mondo di pacchetti con tutor, coach ed esperti (compreso Harry) ora dovrebbe offrire diplomi in life coaching, professional coaching, sviluppo personale e della propria carriera, on line. Lo scorso aprile il duca del Sussex era stato criticato per non aver partecipato ad un forum (gratuito), ma non era mancato ad un corso dal titolo “Oltre l’esaurimento, come trasformare lo stress in forza” la cui iscrizione costava 1.200 sterline. La sua esperienza di vita e l’esaurimento di cui ha abbondantemente parlato nel libro e nelle interviste rilasciate in Tv, saranno ancora una volta monetizzati e messi a disposizione degli alunni telematici, in barba alle volontà della famiglia reale.

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