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Montebelluna, 800 giochi da tavolo con i Carri Disarmati

E basta con questi dadi. Bello il Risiko, per carità, ma possibile che non ci sia qualche gioco da tavola meno legato alla fortuna, e più invece all’abilità, alla strategia? Quella domanda, sorta oltre vent’anni fa a quattro amici attorno al notissimo gioco di guerra in scatola, è diventata oggi un’associazione ludica che ne conta 800, di giochi, con 35 soci e centinaia di simpatizzanti e frequentatori degli eventi ludici organizzati in biblioteche, parchi, centri giovani.

La storia

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Carri Disarmati, il nome dell’associazione: omaggio ai piccoli tank colorati del Risiko dai quali tutto parte, ma anche distacco un po’ pacifista per “disarmare” l’effetto aleatorio, cercando altro. Si è aperto un orizzonte, perché quello dei giochi in scatola qui era ancora molto ristretto, nei primi anni Duemila.

Uno di quei quattro amici si mette alla ricerca in internet (cosa non scontata all’epoca) e scopre un nuovo mondo soprattutto grazie al sito americano boardgamegeek e al forum italiano della Tana dei Goblin, pionieri di questo tipo di intrattenimento in Italia.

In poco meno di un mese acquista dalla Germania (il mercato più avanti, in Europa) una dozzina di giochi da tavolo che di lì a sei mesi diventeranno 50 e continueranno a crescere di numero.

Sapete costruire una rete elettrica nazionale e alimentarla a dovere? Avete mai provato a fortificare una città murata e farla vostra? Solo se avete giocato a Funkenschlag o Carcassonne, per citare due tra i primi giochi di questa lunga storia (arrivati assieme ad Axis & Allies, History of the World, Puerto Rico, I Coloni di Catan).

Divertirsi insieme

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Strategia, divertimento, velocità, simulazioni, giochi cooperativi, investigativi, arte, fantascienza, cultura, per bambini, per tutti, per due, per tanti, con carte, tessere, figure, dadi (sì, non sono banditi): quello che cercate in un gioco in scatola, state certi che c’è.

Insomma, avete capito che quel gruppo di amici è cresciuto e ha attirato nuovi appassionati: il tavolo in giardino o la taverna di casa non bastavano più per ritrovarsi a giocare in tanti, urgeva una nuova sede. Trovano posto nelle stanze del centro giovani di Montebelluna, la città di quel gruppo di primi appassionati, e proprio lì nascerà l’Associazione ludica Carri Disarmati, con uno statuto ufficiale a giugno del 2007.ù

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«Il seme è stato piantato – racconta uno dei fondatori – la propensione a condividere la propria passione, la consapevolezza che gioco non è solo mero divertimento ma un motore evolutivo personale e sociale, come ci insegnano i bambini: il gioco va preso seriamente ma non bisogna prendersi troppo seriamente». Al centro giovani iniziano le serate ludiche aperte a tutti e le prime manifestazioni dedicate al gioco di una giornata intera.

Oggi i Carri portano le loro attività (gratuite) non solo in biblioteca a Montebelluna, ma anche in quelle limitrofe come Cornuda, Crocetta, Asolo, Valdobbiadene, Trevignano.

La sede

«Game On – Il giro del mondo in 80 giochi» è l’attuale progetto che l’associazione ludica Carri Disarmati porta avanti con la biblioteca di Montebelluna, il primo lunedì non festivo di ogni mese: si fa tappa in un paese o regione geografica con giochi a tema, quindi oltre a divertirsi si imparano la storia, la geografica, usi e costumi del paese che si visita grazie al gioco da tavolo. Ma l’evento più importante e conosciuto nato e gestito dai volontari dell’associazione è Montegames, una manifestazione che si tiene in giugno dedicata al gioco, che si è sviluppata tra le mura di Villa Correr Pisani a Montebelluna (attuale sede del MeVe) e di recente si è spostata al parco Manin.

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«Per anni Montegames è stato tra i pochi eventi ludici che hanno attirato appassionati e curiosi da tutto il Veneto, per fortuna ora ci sono molte più associazioni ludiche e molti più eventi, ma Montegames continua ad avere un notevole successo di pubblico e ad aumentare le presenze di anno in anno», raccontano gli organizzatori.

Nei progetti futuri dei Carri Disarmati c’è «l’idea di poter incrementare i propri interventi, migliorare e far crescere ancora il Montegames e di conseguenza anche poter contare su di un numero sempre maggiore di soci, soprattutto giovani, che possano dare continuità all’associazione. Il nostro sogno nel cassetto è, un giorno non troppo lontano, trovare una sede esclusiva in modo da poter creare una vera ludoteca da poter aprire anche più serate durante la settimana e dove riuscire ad allestire anche dei laboratori di gioco».

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