US Open: magnifica sfida, Tiafoe sorprende per la prima volta in carriera Shelton e accede agli ottavi di finale
[20] F. Tiafoe b. [13] B. Shelton 4-6 7-5 6-7(5) 6-4 6-3 (in collaborazione con Roman Bongiorno)
Grande contesa nello stadio dedicato ad Arthur Ashe: per la prima volta in carriera Frances Tiafoe supera Ben Shelton (due a uno per il figlio di Bryan è ora il computo delle sfide) e accede al quarto turno dello Us Open, dove aspetta il vincitore tra Djokovic e Popyrin.
Il ragazzo del Maryland vince dopo quattro ore e sei minuti perché perde la sfida degli ace per 23 a 5 ma sa difendersi meglio con la seconda palla e ha più mestiere nello sfruttare i punti deboli del rivale, troppo falloso quando Frances insiste sul suo fianco destro. Il mancino georgiano fa faville con la prima palla e vince quando è aggressivo con il dritto e si guadagna la discesa a rete, ma è meno bravo se si tratta di difendersi.
Ben conquista sette palle-break, Tiafoe arriva a ventuno: è un dato significativo in merito al maggiore equilibrio tra prima e seconda palla di chi ha vinto. Bravo Frances, che si rifà della sconfitta della scorsa edizione e conferma il momento di forma ottimale dopo la finale di Cincinnati. Splendido e affettuoso il saluto finale tra i due amici e guasconi.
Primo set: Shelton più intraprendente vince con un break al decimo game
La chiave della partita, almeno per Shelton, è ben chiara: troppa la superiorità dalla parte del dritto, troppe le difficoltà sul colpo bimane. Obbligatorio quindi l’utilizzo del colpo in back dal suo lato destro, per rallentare lo scambio e girarsi per spingere laddove Tiafoe non può arrivare. A partire meglio è proprio Ben che, grazie a una seconda troppo debole dell’avversario, ottiene il break alla prima chance.
Nonostante le difficoltà nel gioco immediatamente successivo, Shelton conferma il vantaggio grazie a un miracoloso riflesso sotto rete. Il suo dritto, al momento, non sembra ancora quello dei giorni migliori: diversi i tentativi di palla corta, diversi i fallimenti. Tiafoe sa di non potersi permettere palle a media profondità e su questo deve costruire i propri scambi: la solidità comincia ad aumentare, così come il rendimento sulla propria battuta. In risposta, però, la palla di Shelton è ancora di troppo difficile lettura. I giochi scorrono velocemente, in quelli di Tiafoe poi non si gioca: 6 punti consecutivi per lui.
Al servizio per il set, il georgiano si dimostra ancora una volta in affanno, come nel corso di tutto il parziale: palle troppo aggredibili, errori gratuiti e tre palle per il controbreak. Con la chela mancina annulla le prime due, ma una risposta formidabile di Tiafoe decreta il prosieguo di un set sempre apparso in bilico, nonostante l’iniziale vantaggio della testa di serie numero 13.
La tanta energia impiegata per recuperare il gioco di handicap, sembra aver destabilizzato il bel tennis e il servizio di Tiafoe: a un passo dallo 0-40, Shelton spreca tutto spedendo in rete l’ennesimo tentativo di palla corta. L’errore non aiuta Francis che, nonostante una prima ritrovata, è vittima dell’ottima condizione in risposta del proprio avversario. Il set è così per Shelton.
Secondo set: Tiafoe pareggia il conto con un break all’undicesimo game
Al rientro, si ricomincia con grande spettacolo: parziale di otto punti a uno a favore di Ben, autore di una meravigliosa “veronica” sul punto che chiude a zero il gioco inaugurale. Il livello del match, ora, sale: gli scambi regalano sempre più variazioni soprattutto quando a guidare è Tiafoe.
Dopo i primi giochi dominati dal servizio e con qualche occasione in più per Shelton, è proprio lui il primo a concedere tre palle break. L’urlo liberatorio dopo due ace e uno scambio vinto con la seconda, la dice lunga su quanta tensione possa esserci in un derby fra “amici” nello stadio più importante del loro stesso paese. Francis vince un altro epico scambio, ma la battuta avversaria non lascia spazio a ulteriori tentativi di break. Segue la seconda a rete e fugge via dalle grandi paure: si resta on-serve.
I problemi per Ben sembrano non finire: l’incessante ricerca del dritto lo porta a giocare da posizioni troppo scomode, costringendosi a tagliare la palla in senso opposto. 0-15, poi 0-30 e racchetta per terra, 0-40. Le annulla in fila, una dopo l’altra, la prima non finisce di trarlo in salvo. Dal box arrivano consigli: “Gioca intelligentemente!“. Ma a Shelton basta la battuta per rimontare un game da cinque punti consecutivi.
Nei suoi turni Tiafoe concede poco o niente, sempre solido e attentissimo nella copertura della rete. Le fatiche sono tutte sulle spalle del numero due americano e sul cinque pari arriva l’ennesima palla break. A nulla serve la prima, questa volta ha ragione Frances. Tiafoe è troppo bravo a chiudere, Shelton non ha le energie per lottare e il conto dei set torna in parità.
Terzo set: Shelton prevale al tie-break
Il match si appiattisce, gli scambi prolungati sono sempre meno, così come le emozioni. Impossibile non lodare il perfetto match di Tiafoe, sempre continuo e solido alla battuta e capace di impensierire con costanza il servizio del proprio avversario, almeno fin qui. Questo almeno sino al sesto gioco: sotto 40-15, Shelton rimonta e conquista la prima palla break dopo diverso tempo. Gioca perfettamente, muove col rovescio e conquista la rete, ma lascia scendere troppo una volée facile, ma veramente facile, e non supera la rete. Tutto da rifare. Nonostante la delusione del brutto errore, conquista una seconda chance, ma il nastro gli dice nuovamente di no.
Gli equilibri, adesso, sembrano capovolti: Tiafoe si avventura a rete, Shelton infila passanti alla perfezione e arriva al 15-40. Un Francis che, sin qui, aveva dimostrato incredibile solidità mentale e tennistica, si sgretola col doppio fallo e regala all’avversario la possibilità di servire per andare a un set dalla vittoria.
Come nel primo parziale, nei momenti decisivi si ripresentano le difficoltà nella racchetta del numero due statunitense: ancora una palla break annullata, ma sulla seconda pareggia i conti con l’amico dall’altra parte della rete.
I giochi successivi divengono via come premessa del più giusto dei tiebreak. A partire meglio è ancora chi era a un passo dal portarsi avanti: Shelton risponde in modo sontuoso, va avanti 3 a 0 con due minibreak di vantaggio, e dall’angolo lo incitano ancora: “Resta aggressivo“.
E lui esegue: tiene il servizio, ottiene un altro minibeak e sale 6 punti a 0. Finalmente Tiafoe muove il punteggio, 6-1. Troppa foga sul primo set-point: lo smash è lungo, ma ne restano ancora quattro. Ben forza al limite la seconda, comanda lo scambio e regala lungo un altro dritto, 6-3. Tiafoe lavora ai fianchi, 6-4, un punticino alla volta. Ancora un dritto lunghissimo, 6-5. La parabola di questo tiebreak ha dell’inquietante. E invece il georgiano si salva ancora una volta con l’ace. Inimmaginabile il sospiro di sollievo che avrà tirato.
Quarto set: nemmeno una palla-break per Shelton, Tiafoe fa 6-4
Il ritmo del match non cambia: pochi colpi dietro al servizio e Shelton sembra cercare con maggior frequenza la via della rete, fra alti e bassi. Entrati nella terza ora di gioco, Ben salva un game che poteva farsi complicato da 15-30, rimettendo le cose in parità.
Nel quinto gioco, tornano le occasioni per Tiafoe, vittima di uno sfortunato poco cinismo nel corso di tutto il match: palla sul nastro, non passa e Shelton aggancia il tre pari. Il più giovane dei due si arrende però a qualche indecisione di troppo e cede il servizio proprio nel decimo game, che spinge il verdetto al quinto set.
Quinto set: Tiafoe inavvicinabile al servizo chiude al nono game
Sedici errori non forzati sono davvero troppi per il giovane di Atlanta, soprattutto se avvicinati ai cinque della testa di serie numero venti, che nel quarto parziale non concede palle-break. Shelton si affida al proprio coraggio e nel terzo game è un rovescio incrociato che gliene porta due consecutive. Tiafoe, che viene interrotto nell’azione al servizio dal volo di una libellula prontamente dirottata a fondocampo dal un ball boy, si salva con un asso e ringrazia il rivale che allunga troppo un dritto.
Frances esce dalla fossa e sembra il più calmo e freddo dei due, mentre Shelton accusa la mancata occasione. Nel game seguente il colpo doppio dell’uomo del Maryland è esiziale: dal 30-30 incontra la pallina con una superba risposta di rovescio e successivamente trasforma la palla-break insistendo con caparbietà sul rovescio del rivale fino a guadagnarsi il net e a schiacciare a terra lo smash con cui toglie il servizio all’avversario: si delinea così l’importantissimo 3-1.
Shelton è stanco e soprattutto l’efficacia alla battuta di Tiafoe cresce fino a raggiungere cifre mai toccate nelle frazioni precedenti: Frances concede solo sei punti in tutta la frazione e chiude la contesa con una volée di dritto.