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US Open, Lorenzo Musetti: “È stata una delle mie migliori partite sul cemento. Devo lavorare sul servizio”

Le parole a caldo di Lorenzo Musetti dopo la sconfitta di terzo turno a Flushing Meadows per mano di Brandon Nakashima.

D. Tanti rimpianti oggi Lorenzo?

LORENZO MUSETTI: “Ma sicuramente fa male. Comunque credo di aver giocato una delle mie migliori partite sul cemento. Ho giocato un ottimo livello di tennis, a parte il primo set dove lui mi ha un po’ investito. Però quando sono entrato in partita, dal secondo in poi, credo di aver dominato lo scambio. E quello mi faceva ben sperare, ma devo dire che è stata impressionante la continuità che ha avuto al servizio. Sicuramente lo ha aiutato tantissimo a restare in partita. Nel gioco mi sentivo superiore, a parte la partenza soft del primo set”.

D. Nel terzo set eri sopra nello scambio, è girato tutto su un game.

LORENZO MUSETTI:Sì. Sul 3-2, 15-40 si è salvato di nuovo con il servizio. Poi ho fatto un brutto game sul 4-2 e poi non sono più riuscito a breakkarlo. Sono partito bene nel quarto, dominando, poi varie vicissitudini, come quei tre doppi falli non hanno certo aiutato. Però ci sono stati una serie di episodi lungo tutta la partita che hanno condizionato un poco il match”.

Q.Il calo al servizio è figlio dei tre doppi falli o era già una fase della partita in cui non trovavi la palla e non riuscivi ad avere né le percentuali né i punti diretti con la prima?

LORENZO MUSETTI: Mah un mix delle due cose. A differenza del match contro Opelka dove mi ero focalizzato troppo su quegli aspetti, oggi sono riuscito a continuare anche se il servizio non girava come doveva. Ma sono riuscito lo stesso ad avere occasioni sul suo servizio e sul mio. Nello scambio non mi sentivo inferiore ma poi ha giocato un tie-break di sole prime, poi ha giocato due punti difendendosi in maniera egregia. Alla fine il risultato è parecchio amaro specialmente per un possibile quinto set in cui speravo.

Q. Senti Lorenzo alla fine questo livello è alto. Sul cemento, e in generale questa estate da Wimbledon, poi la parentesi a Parigi. Adesso questo livello qua fa impressione, ci sono ancora dei tornei importanti sul cemento. Ti porti via delle consapevolezze non banali da qui?

LORENZO MUSETTI: E’ ovvio che da un lato sono contento del Lorenzo che è stato oggi in campo. La cosa che mi interessa di più è mantenere questo livello tra i grandi perché oggi abbiamo giocato una partita di alto livello. Una cosa su cui dovrò lavorare tanto di più è la continuità al servizio perché se devo criticarmi a livello tecnico quello è sicuramente un aspetto su cui non ottengo abbastanza punti rispetto al livello dei migliori. C’è stata molta differenza in questo, però a livello di tennis puro e di sensazioni credo di essere messo bene, anche fisicamente sono in buonissima forma e anche mentalmente c’è voglia di lottare e di vincere, ancora di più dopo una sconfitta così.

Q. Da un punto di vista tecnico questo torneo lo hai giocato in crescendo, a conferma del fatto che hai una condizione fisica ottimale, specie dopo le Olimpiadi. Hai giocato partite faticose come quella con Kecmanovic al quinto set, comunque sei salito ancora a livello tecnico. È una consapevolezza che hai quella di star aggiungendo sempre più cose al bagaglio tecnico?

LORENZO MUSETTI: Ho lavorato tanto fisicamente per essere a questo livello. E credo che il fatto di conoscere di più me stesso e di gestire al meglio le mie energie fuori mi hanno fatto crescere. Questi aspetti mi aiutano a sentirmi meglio in campo quando ovviamente è il momento di performare. Sapevo che dopo la partita con Kecmanovic sarei stato in grado di giocarne un’altra di quel genere fino alla fine del torneo.

Mi sono reso conto a Wimbledon, dove ho fatto la mia corsa più lunga a livello slam, in cui ho fatto 5/6 partite molto tirate su una superfice come l’erba che ti fa sentire molto la fatica. Sono riuscito sempre ad entrare in campo con una buona condizione fisica. Quello non mi ha mai preoccupato, anzi, credo che quello sia un mio punto di forza rispetto ad altri giocatori. Ma devo dire che oggi Brandon ha meritato, soprattutto al servizio.

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