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Balenottera morta a Muggia, la spiaggetta di Porto San Rocco torna balneabile

Il divieto di balneazione nella spiaggetta adiacente a Porto San Rocco, istituito nella giornata di venerdì dopo il ritrovamento della carcassa di una balena sotto i pontili del marina, non è più in vigore. Lo ha annunciato nella mattinata di oggi, sabato 31 agosto, il sindaco Paolo Polidori.

La carcassa infatti è stata prontamente rimossa, nel pomeriggio di venerdì, e fissata alla diga a protezione del porto e a breve verrà trasportata al largo, tramite rimorchiatori.

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Si tratta, lo ricordiamo, di un esemplare di balenottera comune lungo circa 13 metri e largo 2,6, la cui presenza era stata ipotizzata per il forte odore emanato dalla carcassa, che stava iniziando a decomporsi.

Dalla terraferma infatti l’esemplare non era visibile: è stato un operatore subacqueo, Stefano Apostoli, il primo a identificarla e a immortalarla in un video, inviato agli esperti dell’Area Marina Protetta di Miramare. Intanto sul posto, per decidere il da farsi, erano già accorsi rappresentanti della Capitaneria di porto, ricercatori dell’Amp di Miramare, rappresentanti dei Comuni di Trieste e Muggia, della Regione, di Asugi, di Porto San Rocco, e il nucleo sommozzatori dei Vigili del fuoco.

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Per rimuovere la carcassa, mentre una folla di curiosi si era già assiepata nella zona del rinvenimento, l’area è stata interdetta al pubblico. Dopo una serie di tentativi per disincagliarla dal molo su cui si era incastrata, i Vigili del fuoco sono riusciti lentamente a riportarla in superficie, con un lungo e complesso intervento: si tratta di un gigante del mare dal peso di circa tre tonnellate al metro, che andava sollevato con la massima attenzione per non danneggiarne l’integrità e aumentare i rischi sul fronte igienico-sanitario. Quindi il gigante del mare è stato trasportato e legato alla diga, in attesa dello smaltimento.

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