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Gli Alcolisti anonimi cambiano sede, le riunioni si tengono in via Pradamano a Udine

UDINE. «Non siamo proibizionisti, non vogliamo l’abolizione dei vigneti, né la chiusura di bar e pub. Chi può bere, beva pure e prosit! Ma c’è chi ha problemi con l’alcol e desidera smettere di bere. Noi siamo sempre pronti ad aiutare queste persone».

A voler smentire una falsa credenza sono gli alcolisti anonimi di “Udine1” che di recente hanno cambiano sede e numero di telefono. Ciò che non muta, invece, è l’impegno con il quale i responsabili del gruppo portano avanti la loro missione da 45 anni, dal marzo del 1979.

All’epoca “Aa Udine 1” era la prima realtà del genere nel Triveneto.

La nuova sede in via Pradamano

Inizialmente il gruppo ha operato in via Montegrappa, poi in via Di Toppo, in via Micesio e ora gli incontri si svolgono nella sala consiliare della Quarta circoscrizione Udine Sud, al 21 di via Pradamano.

«Per la disponibilità di questa nuova sede – ha sottolineato Santino, uno dei tre cofondatori del gruppo con Romea Diana del Comitato Porta Villalta – vorrei ringraziare il Comune e, in particolare, Eliana Rossi che si è prodigata per trovare la soluzione migliore». Il nuovo numero di telefono è 337 1027215.

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Associazione e accoglienza

«Le nostre porte – spiega Santino – sono aperte a tutti. Nel tempo abbiamo accolto uomini e donne di tutte le età e di tutte le estrazioni sociali, compresi professionisti, religiosi, politici e appartenenti alle forze dell’ordine. Unico requisito richiesto: la volontà di smettere di bere. L’alcolismo è una malattia psichica. Quando ero giovane, negli anni 70, esisteva solo il manicomio. Anche a me, nell’ambito delle cure del tempo, avevano prescritto addirittura l’elettrochoc. Successivamente, e col senno di poi dico per fortuna, ho avuto un incidente con la macchina. Era l’ennesimo, ma mi salvò dall’elettrochoc: non lo feci. Successivamente, dopo averne sentito parlare alla radio e aver letto qualche articolo sul Messaggero Veneto, ho capito che potevo dare vita, assieme a due amici e a Romea, ai primi gruppi di auto aiuto, come facevano dagli anni Trenta negli Stati Uniti. In Italia i primi gruppi nacquero a Roma nel 1972. A Udine il primo fu proprio il nostro».

Anonimato e niente costi

L’accesso ai gruppi di alcolisti anonimi è del tutto riservato, come dice il nome stesso. L’ente non tiene registri di alcun genere, né archivi che riguardino i partecipanti. L’anonimato è il fondamento spirituale dei gruppi, «non per vergogna – precisa ancora Santino –, ma come atto di umiltà. Esso insegna ad ognuno a dare più importanza ai principi. La nostra intenzione, infatti, è far conoscere il programma di recupero (i famosi dodici passi del percorso), non gli individui che vi partecipano».

«Non siamo proibizionisti»

«Ogni tanto sento dire – sottolinea il cofondatore del gruppo di Alcolisti anonimi – che noi saremmo contrari alle osterie e persino alla viticoltura. Ma figuriamoci, non è affatto vero. I viticoltori e i baristi fanno giustamente il loro mestiere. Il nostro problema non è l’alcol in sé. Noi mettiamo al centro di tutto le persone: quelle che, dentro di loro, hanno qualche vuoto, a volte pensano di riempirlo bevendo. E così l’alcol per loro diventa come una malattia o un’allergia. È qualcosa che fa star male e che bisogna decidere di non assumere più. L’unico modo è diventare “medici di sé stessi” e condividere le proprie storie funziona davvero. Infatti il grande psichiatra e antropologo Carl Gustav Jung, che metteva in relazione la sete dell’alcolista per l’alcol con un più profondo anelito dell’anima, diceva che il recupero deve avvenire attraverso un’esperienza spirituale».

I gruppi e le sedi in provincia

Così entrano in gioco i gruppi. Alcolisti anonimi ne hanno a Udine (due), Palmanova, Codroipo, Tarcento, Tolmezzo e Pozzuolo.

Ma sul territorio ci sono anche altri enti impegnati nella medesima missione. «Se per qualsiasi ragione una persona non si trova da noi – chiarisce Santino –, magari solo per gli orari, la mandiamo dalle altre associazioni. L’importante è che l’interessato riesca a risolvere il suo problema».

La festa della sobrietà

Il gruppo “Udine 1” ha organizzato per sabato 31 agosto alle 17 la “Festa della sobrietà” (nella sede di via Pradamano 21), per quattro associati, ma soprattutto «per riconfermare ancora una volta la grandezza del programma dei dodici passi, la forza trainante e misteriosa del gruppo e il miracolo che si ripete in ogni riunione».

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