Canoa, tre atleti di Ivrea alla coppa del mondo
IVREA
Saranno tre gli atleti dell’Ivrea canoa club in gara alla penultima tappa della coppa del mondo slalom in programma dal 12 al 15 settembre. Sono Elio Maiutto (C1 slalom), Michele Pistoni (K1 slalom) e Tomaso Panico (kayak cross maschile). Ormai manca poco e l’Ivrea canoa club, alla sua prima esperienza organizzativa di una tappa della coppa del mondo, è in pieno fermento, forte del gruppo di 150 volontari. I tre atleti, tra l’altro, saranno il volto dell’iniziativa Prova la canoa. L’appuntamento, aperto a tutti coloro che vogliano provare la canoa, è per sabato 7 settembre, al lago San Michele, alle 16.
Lorenzo Biasoli è il direttore tecnico dell’Ivrea canoa club. Ha appena compiuto 33 anni, è nato e cresciuto a Genova, dove ha praticato pallanuoto a livello agonistico e, a 16 anni, si è innamorato della canoa. Dal 2017 ha scelto di vivere e dare il suo contributo professionale all’Ivrea canoa club. «Un dettaglio divertente? Sono arrivato qui a Ivrea il 12 ottobre 2017, il giorno in cui il genovese Colombo partì per la scoperta dell’America. Io, invece, sono partito per Ivrea». Biasoli conosceva già la città e il suo fiume fin dal 2008 e già aveva collaborato con il club. «Come dicevo – aggiunge – avevo deciso di dedicarmi ad aiutare gli altri a praticare questo sport. Nel tempo le cose si sono evolute, è subentrata l’esperienza, la Federazione si è interessata, avevo già collaborato e sono diventato il referente». Ivrea e la canoa? «Bisogna essere onesti – sottolinea Biasoli – : qui siamo privilegiati. In Italia siamo una delle poche società che può vantare un canale del genere. E, con una tale ricchezza, bisogna cercare di lavorare bene con tutto. L’ambiente dell’Ivrea canoa club ci ha permesso di lavorare al meglio come parte tecnica, dando innanzi tutto carta bianca alla nostra visione».
Ed eccola, la visione: coinvolgimento dei giovani puntando sulla loro crescita, sia sotto il profilo agonistico che del club. «Negli ultimi tre anni siamo riusciti a portare a casa almeno una medaglia nei campionati junior under 23 - racconta -. Nel 2022 la vittoria di Lucia Pistoni, campionessa del mondo junior K1 slalom femminile; nel 2023 quella di Michele Pistoni nel K 1 kayak cross. Quest’anno è mancato un titolo mondiale, ma il podio c’è stato per Caterina Pignat nel K1 junior femminile (bronzo) e un argento e un bronzo per Michele Pistoni nello slalom e nel kayak cross. Questi sono risultati di spicco, ma ce ne sono stati altri». E poi, per Biasoli, la cosa più bella: «Riuscire a qualificare questi giovani atleti a partecipare alla coppa del mondo: non più, quindi, una categoria giovanile, ma assoluta. Per noi, è un risultato al di là delle aspettative. Siamo enormemente soddisfatti della stagione e dei risultati che sono arrivati».
Proprio i tre atleti che parteciperanno alla penultima tappa della coppa accoglieranno tutti gli interessati a provare la canoa all’iniziativa, proposta ogni anno, dedicata a far conoscere questo sport e prevista per sabato 7 settembre al lago San Michele, ore 16.
E cosa è cambiato dal 2017 ad oggi? Biasoli, scegliendo consapevolmente Ivrea, sta portando avanti un progetto: «Assieme al tecnico Davide Monguzzi e al presidente Mario Di Stazio si sono unite un po’ di costellazioni e siamo andati avanti con una evoluzione incredibile, una espansione di numeri e di ragazzi. I giovani atleti che oggi fanno medaglia abbiamo cominciato a seguirli da piccoli, sono cresciuti su questo fiume». «Abbiamo aperto un centro rafting – aggiunge – investito molto sulle scuole, il centro federale si è trasferito e tanti ragazzi oggi vivono, si allenano e vogliono stare qui davvero». Biasoli dice che c’è ancora molto da fare: «Questo luogo ha delle potenzialità enormi. Si sta sfruttando appena il venti per cento delle possibilità su questo posto davvero unico». Organizzare la tappa di coppa del mondo è una sfida: «C’è tanto entusiasmo, ci sono i giovani ai quale viene data fiducia. Sono state promosse tante iniziative che consentono di vivere il gruppo e il fiume. Qui, grazie al fiume, la canoa è davvero uno sport per tutti».