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Sentiero dell’Ardo, c’è l’accordo sul tracciato. Attesa per le autorizzazioni

Passi avanti per la realizzazione del sentiero dell’Ardo, il progetto finanziato con mezzo milione di euro dal Parco nazionale Dolomiti Bellunesi che consentirà agli escursionisti che percorrono l’Alta Via numero 1 di arrivare in centro città passando per sentieri nei dintorni del torrente. Oggi i turisti, arrivati a Case Bortot, devono utilizzare la strada asfaltata per raggiungere il cuore di Belluno. Strada che è priva di marciapiede.

Del progetto si è occupato, su incarico dato dagli uffici di Palazzo Rosso, lo studio Fabbrica & Casanova architetti associati. Il progetto definitivo è stato consegnato al Comune a fine luglio, ed è stata convocata la conferenza dei servizi necessaria per approvare il progetto definitivo e predisporre l’esecutivo. La conferenza non si è ancora conclusa.

Si tratta del primo stralcio del tracciato. «Gli interventi consistono nella manutenzione straordinaria dei tratti di percorso esistente e nell’apertura del breve tracciato che permette di raggiungere da Case Bortot, quota 700 slm, il centro storico», spiega il vicesindaco e assessore all’urbanistica, Paolo Gamba. «Sono previsti interventi di allargamento del sedime e di mitigazione delle pendenze al fine di favorire una più ampia accessibilità, interventi di protezione dei tratti esposti, pulizia e messa in sicurezza dei versanti anche con la formazione di una protezione al piede della scarpata e del recupero di manufatti come muretti a secco, gradoni e canalette di scolo. Prevediamo inoltre la fornitura e la posa in opera di 24 frecce indicatrici sul modello Cai, di 4 panchine e di 3 gruppi panca tavoli distribuiti nei punti di sosta».

Gli elementi di arredo lignei come bacheche, tabelle e panchine saranno della stessa tipologia che da anni anche l’Ente Parco utilizza per l’allestimento delle aree attrezzate e dei percorsi all’interno dell’area protetta.

«Il tracciato ipotizzato è stato progettato per occupare meno terreni privati possibile, utilizzando per la maggior parte sentieri esistenti o strade già di proprietà comunali; i pochi proprietari dei fondi interessati, così come il comitato Usi civici, sono stati contattati per le vie brevi e verranno chiamati a sottoscrivere gli atti ufficiali solo a seguito della conclusione della conferenza dei servizi e dell’approvazione del progetto», aggiunge Gamba.

«E’ intenzione di questa amministrazione programmare un incontro dedicato al tema, sempre in accordo e in collaborazione con l’Ente Parco, appena il progetto avrà ottenute le necessarie autorizzazioni anche da parte dei privati coinvolti».

Sui tempi, infine, «il termine del 30 ottobre è stato inserito all’interno dell’accordo con la possibilità di concordare una proroga – conclude l’assessore – e non appare preclusivo all’ottenimento del contributo in quanto, pur avendo svolto nel più breve tempo possibile le attività di progettazione definitiva del sentiero, la progettazione è stata consegnata solo il 30 luglio».

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