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US Open 2024, Jasmine Paolini domina Putintseva e approda agli ottavi!

Jasmine Paolini entra nella storia, e lo fa dalla porta principale. La toscana, numero 5 del mondo, si qualifica per gli ottavi di finale degli US Open e, battendo la kazaka Yulia Putintseva, diventa la prima italiana a poter dire di aver giocato in uno stesso anno, in questo caso naturalmente il 2024, tutti gli ottavi Slam in una stessa annata. Ora per lei la ceca Karolina Muchova, in grandissima forma e con la quale il confronto sarà davvero tutto da gustare. Jasmine, inoltre, diventa la prima italiana a vincere 18 partite nei quattro tornei maggiori in una stessa annata: tolto il primato alla sua compagna di doppio (d’oro) Sara Errani.

Paolini inizia benissimo, giocando spesso sulle righe e trovando, con una risposta di livello importante, due palle break in fila nel secondo game. Putintseva, però, di esperienza ne ha e trova linfa dai colpi di inizio gioco per salvarsi: ne nasce una lotta nella quale, alla terza chance, la toscana riesce a trovare il 2-0. Sul 3 1 la kazaka fa capire di esserci eccome, giocando in più occasioni il suo tennis di pressione e, a volte, trovando punti impossibili anche difensivamente. Sono cinque le palle break che si procura: in quattro occasioni l’azzurra alza notevolmente il livello, ma sulla quinta lo schema palla corta-pallonetto-rovescio incrociato vale a Putintseva il recupero. Di fatto, questa fase è caratterizzata da una lunga serie di giochi lottati e di servizi che non si riescono a tenere, perché le due fanno valere molta qualità in risposta. La kazaka prova anche a variare con le chiamate a rete e talvolta le riesce, ma soprattutto riesce a utilizzare bene il gioco da attaccante da fondo che è la sua storica specialità. Non sempre, però, perché dall’altra parte c’è una numero 5 del mondo che, dopo aver tenuto il 5-3, decide che in fondo il set può chiuderlo con una prima all’incrocio delle righe.

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C’è subito grande lotta nel game d’apertura del secondo set, che però Putintseva riesce a tenere. La kazaka, però, deve subire un gran momento in risposta di Paolini, spesso propositiva e in grado di mantenere le stesse traiettorie profonde del primo parziale. Arriva così un altro break, che Jasmine rischia di perdere a causa di un mix di due fattori: la sua avversaria che accorcia gli scambi e lei che per qualche punto segue questa linea, dovendo così salvare due palle del 3-3. Riesce a tirarsi fuori dai guai con l’ace, poi, sul 4-3 per l’azzurra, Putintseva chiama medical timeout per un problema di vesciche a un piede. Paolini rimane concentrata, tiene a zero per il 5-3 e poi, senza alcuna incertezza, va a prendersi un altro pezzo della propria storia.

Nell’ora e 33 minuti di match, per Jasmine c’è una prevalenza sostanziale in quasi tutto, e in particolare nei punti vinti con la prima (67% con 28/42 contro 53% con 25/47 di Putintseva). Molto più equilibrato anche il suo rapporto vincenti-errori gratuiti rispetto alla kazaka: 22-23 contro 16-33, anche perché la moscovita che ha cambiato nazionalità sportiva nel 2012 col tempo si ritrova a sprecare un po’ di più.

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