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Centro sportivo di Fiumicello preso di mira dai vandali: sedie e panchine rotte, immondizia lasciata ovunque

FIUMICELLO. Il centro scolastico sportivo di Fiumicello preso di mira dai vandali. Numerosi i danni provocati alle infrastrutture: sono state abbattute e abbandonate panchine e sedie, immondizie sparpagliate ovunque. La società che operano in questi locali non sanno come far fronte a questa situazione che, negli ultimi tempi, sta degenerando.

La denuncia arriva dal presidente della Bocciofila Fiumicellese, Roberto Barbana, ormai stanco dei danni e degli atti vandalici ai quali la società da lui presieduta deve porre rimedio. «La situazione – spiega – è pesante, quasi ogni giorno troviamo che la struttura è fatta segno di qualche azione vandalica e questo non è sostenibile. Noi lavoriamo e investiamo nella nostra sede, non capisco il perché questo accade. Oltre a trovare sempre sporcizia e rotture tipo serrature bagni sedie rotte eccetera, abbiamo anche trovato una bici abbandonata e tempo addietro tagliato il telo del bocciodromo: abbiamo avvisato il sindaco e gli assessori, la Polizia municipale, i carabinieri, ma ad oggi non sono stati individuati gli autori, creando il sospetto che possano essere i ragazzi che frequentano la struttura gli autori, e questo non va bene».

Ma ci sono anche altre società che lamentano disagi, come pure chi abita in zona, che riferisce di numerose azioni da parte di “teppisti” che forse non hanno nulla da fare e si scatenano in questo contesto, che peraltro è vicino alle scuole dove spesso si trovano rifiuti di ogni genere. Per queste ragioni chiedono con forza il posizionamento di impianti di videosorveglianza.

Come spiega il vicesindaco Fabio Luongo, «ci siamo già attivati per ovviare al problema, sviluppando più azioni di contrasto al fenomeno. Sicuramente – dice – andremo a potenziare gli impianti di videosorveglianza esistenti, e altri ne posizioneremo. Abbiamo già contattato le forze dell’ordine, carabinieri e polizia locale, affinché vengano effettuati maggiori controlli, ma andremo anche ad attivare gli educatori di strada con l’obiettivo di insegnare quelle norme civili che mancano. Infine contatteremo le famiglie di questi ragazzi, perché si assumano la responsabilità delle azioni dei loro figli soprattutto quando questi sono a casa da scuola: insomma – conclude Luongo – agiremo a 360 gradi».

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