Il Carso torna a bruciare: distrutti oltre 30 ettari
MONFALCONE Ci risiamo. E proprio nel giorno dello “Sbaracco”, tra gli eventi più gettonati a Monfalcone. Il Carso, ancora ostaggio delle fiamme, questa volta ha fatto veramente paura, sabato, distruggendo un polmone verde unico, quantificato, a una prima stima, sull’ordine dei 30-35 ettari.
Il fuoco ha costeggiato la Strada regionale 14, lungo via Colombo, in un tutt’uno rapidissimo estesoverso l’alto, fino alla ferrovia. Ne ha fatto le spese, su tutto, la viabilità di uscita a Monfalcone Est, rispetto allo snodo autostradale del Lisert.
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L’allarme all’ex Mercatone
Il rogo, imperterrito e particolarmente aggressivo, è divampato poco dopo le 14 senza dare tregua ai soccorsi, alzando oltremodo il tiro. La miscela di base è sempre l’alta temperatura unita alla vegetazione secca e la brezza a dettare le direzioni, agendo da moltiplicatore. Una vasta area sotto scacco, il fumo intenso visibile a distanza alimentato dal fuoco “vivo” all’altezza dell’ex Mercatone, attuale sede del gruppo De Wave.
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Fiamme a bordo strada
Secondo una prima segnalazione, peraltro, le fiamme sarebbero state individuate sul bordo strada, anche se le cause sono rimesse alle successive e puntuali verifiche delle autorità competenti. Off-limits la bretella di collegamento tra la Sr 14 lungo via Colombo e il casello del Lisert.
Ferrovia chiusa
Chiusa pure la linea ferroviaria Trieste-Monfalcone, per la quale Rfi ha messo a disposizione il servizio di bus-navetta sostitutivo, con ripresa del traffico dalla stazione cittadina.
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Autostrada aperta
È invece rimasta regolarmente aperta l’autostrada. Alto Adriatico, comunque opportunamente preallertata, verso le 18 ha diramato il suo “bollettino”: «Il traffico scorre regolarmente sull’A4 in entrambe le direzioni. Non si sono verificate finora criticità lungo l’arteria e la situazione alla barriera del Lisert è per ora sotto controllo. Si registrano code all’uscita di Redipuglia per i mezzi provenienti da Trieste, a causa della chiusura del collegamento Ss55-Sr14». «Il personale della concessione - ancora Alto Adriatico - resta comunque in allerta, con il costante controllo sul posto assieme al Centro radio informativo».
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Stato di alta emergenza, dunque, nel dispiegarsi di tutti i corpi deputati. La massiccia mobilitazione ha dato la misura della portata dell’evento. In campo quattro elicotteri, due della Protezione civile regionale, più il “Drago” del Reparto Volo dei Vigili del fuoco di Venezia e un velivolo dell’Esercito. Vi si sono affiancati, inoltre, due Canadair.
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Messa in sicurezza della centrale
Nell’immediatezza è stata messa in sicurezza la centrale di distribuzione del gas, attraverso il presidio di due autobotti e un’autopompa dei Vigili del fuoco, minacciata dalle fiamme che si stavano avvicinando.
In prima linea un consistente numero di uomini, gli agenti della Forestale, il cui Corpo regionale presiede il coordinamento delle attività, i Vigili del fuoco impegnati con squadre e autobotti del Distaccamento di Monfalcone e della sede centrale isontina, le squadre Aib (Antincendio boschivo), i comandi di Gorizia, Trieste, Udine e Pordenone, quindi la Protezione civile, compresi sempre i volontari Aib.
Incendio circoscritto alle 19
In assetto da “trincea” pure le forze dell’ordine, altrettanto numerose, tra Polizia di Stato e Polizia locale. È stato quindi sorvegliato il tratto della Strada regionale 14, teatro delle operazioni di spegnimento, con il traffico deviato da entrambe le direzioni, anche all’altezza della viabilità di ingresso del Consorzio industriale del Lisert. Attorno alle 19, come è stato riferito, l’incendio è stato circoscritto, seguito dalla lunga attività di bonifica.
Giornata ad alta tensione
È stata una giornata, insomma, ad “alta tensione”, ma senza compromettere la serenità dei residenti di via Romana, sufficientemente distanti. Uno scenario distruttivo imponente, decisamente più importante rispetto all’incendio che solo lo scorso 11 agosto era divampato sempre lungo la Sr 14, in quel caso spostato in direzione della Cartiera.—