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Vento e caldo eccezionale: riprende vigore l’incendio sul monte Cimadors

Brucia il Canal del Ferro. Nelle ultime ore ha ripreso vigore l’incendio sul monte Cimadors, a Moggio Udinese. Più agevole la situazione del rogo a Chiusaforte, sul monte Belepeit Piccolo, tenuto sotto controllo e bonificato dopo le fiamme dei giorni scorsi.

Una domenica, quella del primo settembre, di grande lavoro per il Corpo forestale regionale, per il personale dell’antincendio boschivo e per la Protezione civile Fvg, impegnati sul campo con uomini e mezzi. A supporto hanno operato due elicotteri della Protezione civile Fvg e due Canadair messi a disposizione dal Dipartimento nazionale.

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Moggio preoccupa

Il rogo si è sviluppato a causa di un fulmine una decina di giorni fa, il 19 agosto. Tenuto sotto controllo grazie anche agli elicotteri della Protezione civile, la situazione si è aggravata nella serata di sabato 31 agosto. Le fiamme hanno riacquistato forza in un versante particolarmente ripido della montagna, sprigionando una quantità di fumo tale da essere visibile a chilometri di distanza (l’odore dell’incendio, nella mattinata di domenica 1 settembre, è stato avvertito fino a Gemona e a Udine).

Nonostante l’attivazione di due elicotteri e di due Canadair (questi ultimi, impossibilitati a pescare l’acqua nel lago di Cavazzo, si sono diretti nel mare di Grado), l’incendio è andato fuori controllo.

Nemmeno l’arrivo di un terzo velivolo ha aiutato. «La particolare orografia dell’area molto impervia, le temperature eccezionalmente calde, sommate al vento di media intensità – hanno chiarito dalla Protezione civile regionale – sono tutti fattori che hanno favorito una forte propagazione delle fiamme. Stimiamo che la superficie bruciata sia prossima ai 100 ettari».

Lunedì 2 settembre le operazioni di spegnimento e di contenimento proseguiranno, con l’obiettivo di ridurre il fronte del fuoco, che resta comunque lontano da abitazioni e centri abitati.

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La bonifica di Chiusaforte

Sono andate meglio le cose sul Belepeit, a Chiusaforte, dove insieme alle forze aeree, hanno potuto operare una dozzina di uomini e di unità della squadra per gli ambienti impervi della forestale regionale. Nelle ultime ore in quota sono state posizionate due vasche mobili con il supporto dei volontari della squadra locale di Protezione civile. Si stima che l’incendio abbia percorso una superficie di circa 1,5 ettari caratterizzati in prevalenza da un popolamento di pino nero e pino silvestre. La bonifica del terreno è stata completata il primo settembre e lunedì 2 settembre proseguirà il monitoraggio da parte della stazione forestale di Pontebba.

Sforzo notevole

Per quanto riguarda la Protezione civile Fvg, per il solo incendio di Moggio, negli ultimi dieci giorni sono stati impiegati 16 volontari per quasi 30 ore di volo da parte degli elicotteri. A questo si aggiunge l’impegno del Corpo forestale regionale. Uno sforzo notevole che senza un cambiamento delle condizioni meteo rischia di essere vanificato dalla ripresa dei focolai.

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