Caluso, l’enologo della cooperativa: «C’è tanta qualità per la vendemmia del 2024»
CALUSO. La vendemmia 2024 sta per cominciare: a dirlo sono i dati di maturazione che la Cooperativa produttori Erbaluce di Caluso ha analizzato attentamente negli ultimi giorni. Mancano ancora le ultime conferme, che arriveranno con le ultime analisi della settimana, ma è ormai certo che la qualità dell’uva sarà ottima grazie alle attuali condizioni climatiche. Sarà minore la quantità, soprattutto in certe aree, ma il vino ottenuto risulterà ottimo.
Non ha dubbi Paolo Vercelli, enologo della Cooperativa che lo scorso 29 agosto ha svolto una serie di campionamenti. I dati parlano chiaro e, rispetto al 2023, anno in cui aveva fatto molto caldo e si erano anticipati di molto i tradizionali tempi della raccolta, quest’anno la vendemmia seguirà ritmi in linea con la tendenza degli ultimi anni. «I tempi sono sicuramente anticipati rispetto a una volta, ma non in confronto agli ultimi anni - racconta Vercelli -. Nel 2023 si era cominciato ancora prima. Sono due settimane che monitoriamo attentamente la maturazione delle uve e procederemo nel corso di questa settimana agli ultimi controlli. Possiamo già dire, però, che intorno al 5 o al 6 di settembre potremo cominciare a raccogliere i grappoli che faranno da base allo spumante».
Bisognerà aspettare la settimana successiva, secondo gli attuali dati indicativi, per avviare la raccolta dell’uva per la produzione di Erbaluce: «In concomitanza con la Festa dell’uva di Caluso possiamo già dire che si potrà partire con la raccolta dell’uva da Erbaluce. Se il clima dovesse peggiorare potrebbe slittare a immediatamente dopo l’evento - continua Vercelli -. È certo, invece, che partiremo con la vinificazione dell’uva rossa dopo la manifestazione».
Se inizialmente il clima piovoso della primavera aveva fatto dubitare sulla vendemmia in partenza, le attuali condizioni atmosferiche sono ottimali per la corretta maturazione delle uve: «Al momento la maturazione, così come le tempistiche della vendemmia che inizierà di qui a poco, è normale, in linea con gli anni scorsi, eccezion fatta per il 2023 che per l’eccessivo caldo ha anticipato i tempi - continua l’enologo -. La primavera piovosa aveva inizialmente fatto tardare la maturazione, poi con il caldo si è recuperato il tempo perso. Sono anche stati fatti appositi trattamenti per aiutare le vigne quando ci sono stati dei problemi e ora possiamo dire che avremo una vendemmia in linea con la tradizione. E grazie alle attuali condizioni climatiche, caldo durante la giornata e fresco nella notte, possiamo anticipare che la maturazione proseguirà in maniera ottimale e la qualità del vino che otterremo sarà alta».
Alcune zone, tuttavia, avranno una produzione inferiore rispetto a quella ottenuta gli anni precedenti. «La pioggia ha inficiato, di più in alcune zone, la fioritura - conclude Vercelli -. Se alcuni territori potranno replicare, o quasi, i quantitativi dello scorso anno, altri avranno una produzione più scarsa. La pioggia dell’ultimo periodo, tuttavia, ha aiutato anche a ripulire l’uva, per una qualità ancora più alta».