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Un viaggio tra dive del passato e madrine del presente al Lido di Venezia

Fino al 7 settembre, la hall dell’Hotel Excelsior, cuore dell’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica al Lido di Venezia, ospiterà la mostra fotografica “Dive & Madrine”. L’evento, organizzato dal Ministero della Cultura e Archivio Luce Cinecittà, con la curatela del Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e di Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà, offre uno sguardo affascinante sul cinema italiano, intrecciando passato e presente.

La mostra celebra otto grandi attrici del passato, le cui immagini, provenienti dall’Archivio Luce e altri archivi storici, sono reinterpretate da otto attrici contemporanee che hanno ricoperto il ruolo di madrine nelle passate edizioni della Mostra del Cinema. Queste nuove stelle del cinema italiano, vestite da prestigiose maison italiane, posano per il fotografo Uli Weber, unendo l’eleganza senza tempo del passato con il fascino moderno, in una celebrazione del Made in Italy e della sua eccellenza nel campo della moda e del cinema.

Il set fotografico scelto non poteva che essere Cinecittà, simbolo internazionale del cinema italiano, che accoglie le attrici nei suoi leggendari teatri di posa e nei suoi grandi set all’aperto. Questo luogo iconico, che ha visto il passaggio dei maestri del cinema, continua a vivere come centro di produzione e creazione, dove l’arte e lo spettacolo del passato coesistono con le grandi produzioni contemporanee.

La mostra si snoda in un percorso che collega visivamente e simbolicamente figure iconiche del cinema italiano: Kasia Smutniak rievoca il fascino di Silvana Mangano, mentre Caterina Murino incarna l’eleganza di Sophia Loren. Sonia Bergamasco, con la sua interpretazione, rende omaggio ad Alida Valli, e Rocio Morales riporta in vita la grazia di Stefania Sandrelli. Serena Rossi si fa portavoce dell’energia di Claudia Cardinale, mentre Vittoria Puccini riflette il fascino senza tempo di Virna Lisi. L’incanto di Mariangela Melato trova espressione negli occhi di Anna Foglietta, e Sveva Alviti celebra lo charme indimenticabile di Monica Vitti.

Il progetto rappresenta una sorta di dialogo tra epoche diverse, dove il cinema e la fotografia si incontrano per raccontare storie straordinarie. “Il talento è il filo conduttore che unisce passato e presente”, spiega Lucia Borgonzoni, Sottosegretario alla Cultura, sottolineando l’importanza di valorizzare il patrimonio cinematografico italiano e di promuovere i nuovi artisti attraverso questa iniziativa. L’obiettivo è quello di evidenziare una continuità artistica che esalta la grande tradizione del cinema italiano, dimostrando come il legame con il passato sia ancora vivo e vitale.

Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà, aggiunge: “L’Archivio Luce è il cuore pulsante di tutte le mostre che ho curato. Mettere in relazione l’archivio con la contemporaneità significa riscoprire e riflettere sulle nostre radici culturali, come dimostrano gli scatti di Uli Weber. Questa mostra non è un semplice tributo nostalgico, ma un dialogo vivace tra le dive di ieri e le madrine di oggi, che afferma una discendenza diretta e una continuità nel panorama cinematografico italiano. Non a caso, l’Italia è il paese che ha vinto più premi Oscar dopo gli Stati Uniti”.

A coronare l’esposizione, un catalogo bilingue (italiano/inglese) edito da Electa, MiC e Archivio Luce Cinecittà, con contributi scritti da Lucia Borgonzoni, Chiara Sbarigia e Uli Weber, e una raccolta di scatti fotografici di Weber accanto a immagini degli archivi Luce, Magnum, Reporters & Associati e Getty Images. Il catalogo sarà disponibile nelle librerie dal 28 agosto, offrendo una preziosa testimonianza di questo viaggio nel tempo attraverso il cinema e la fotografia.

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